Home Archivio storico 1998-2013 Ordinamento Flc-Cgil: cambiare l’agenda del Governo; Pd: si ascolti la protesta

Flc-Cgil: cambiare l’agenda del Governo; Pd: si ascolti la protesta

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Il comunicato stampa di Pantaleo
Lo sciopero e le manifestazioni di oggi, con una massiccia partecipazione di studenti, di lavoratori e di pensionati, impongono il rovesciamento delle politiche di austerità che stanno massacrando l’Europa sociale.
Disoccupazione, precarietà, annientamento dei diritti sociali e del lavoro sono la conseguenza delle politiche neoliberiste che vogliono salvaguardare esclusivamente gli interessi delle banche e della speculazione finanziaria.
Le scuole e le università sono parte fondamentale delle mobilitazioni perché non si possono accettare i tagli all’istruzione pubblica del Governo Monti e del Ministro Profumo per privatizzare i saperi. Stanno cancellando il contratto nazionale e la contrattazione per togliere i diritti ai lavoratori della scuola e trasformarli in arbitrio. Vogliono cancellare ogni speranza di lavoro ai precari.
Per queste ragioni la mobilitazione continuerà e si allargherà perché le persone non intendono sacrificare il proprio benessere, la propria dignità e il proprio futuro per favorire le oligarchie finanziarie. L’istruzione e la ricerca pubblica sono beni comuni a disposizione di tutti e non di pochi. L’agenda Monti non funziona e provoca solo rabbia e disperazione sociale. Serve perciò una radicale alternativa che garantisca più giustizia sociale e meno disuguaglianze. 
E Puglisi:
”L’ondata di studenti e di insegnanti che ha invaso le piazze italiane dal nord al sud del Paese chiede di poter crescere e studiare in una scuola pubblica di qualità. E’ la scuola che può combattere le disuguaglianze, che fa crescere cittadini liberi e responsabili. Servono urgentemente risorse per il diritto allo studio, per combattere la dispersione scolastica, investimenti per mettere in sicurezza le scuole”. ”Condanniamo gli episodi di violenza e gli attacchi alle sedi Cisl. Purtroppo vicende di questo genere finiscono per oscurare e danneggiare le ragioni, quelle si’ giuste, di studenti e insegnanti che volevano manifestare pacificamente per chiedere al governo piu’ coraggio nell’investire sul futuro del Paese. Il Pd, dopo aver fermato l’innalzamento dell’orario di lavoro degli insegnanti e la cancellazione di migliaia di posti di lavoro, ascoltera’ le tante voci della scuola anche nella discussione della legge 953, su cui si aprono nuove audizioni al Senato. Le regole della partecipazione agli organi collegiali – conclude Puglisi – o si scrivono in modo condiviso con le associazioni studentesche, del personale scolastico e dei genitori, o non si scrivono”.