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Fondi per l’istruzione, per Obama non si toccano ma lo Stato di New York li taglia

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In controtendenza rispetto a quanto stabilito dal Pentagono, lo Stato di New York decide di ridurre il deficit record non aumentando le tasse ma andando a tagliare su due comparti decisivi per la comunità: sanità ed istruzione. L’accordo sulla Finanziaria locale è stato raggiunto tra il governatore Andrew Cuomo e i leader della Grande Mela: a dispetto delle posizioni di molti legislatori democratici, Cuomo ha escluso dal bilancio l’estensione di una sovrattassa temporanea sui redditi più alti. Saranno così tagliati, su base annuale, oltre 2 miliardi di dollari destinati all’assistenza sanitaria e all’istruzione, storicamente i capitoli di bilancio più “ingombranti” dello Stato di New York. Complessivamente la manovra porterà, pari ad un budget da 132,5 miliardi di dollari, comporterà una riduzione della spesa di circa il 2 per cento.
La scelta dello Stato newyorkese non farà di certo piacere al presidente Barack Obama, che pochi mesi fa, all’indomani dell’annuncio di un durissimo piano decennale di tagli alle spese, si espresse così: “non taglierò i fondi all’istruzione, perchè in questo settore al contrario i mezzi devono aumentare. Nella scuola e nell’università la spesa è un investimento nel nostro futuro”. Ma i margini di autonomia e le esigenze di far quadrare i bilanci degli Stati federali, evidentemente, hanno maggiore peso delle indicazioni del Governo centrale.