Home Archivio storico 1998-2013 Riforme Fondi Ue, da gennaio accesso semplificato per gli studenti

Fondi Ue, da gennaio accesso semplificato per gli studenti

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Ci sono anche gli studenti e i ricercatori nella lista di beneficiari che dal primo gennaio 2013 potranno godere delle nuove modalità di applicazione sulla semplificazione delle procedure per accedere a fondi dell’Unione europea. Assieme alle imprese, alle organizzazioni non statali, agli enti locali, con in testa città e regioni, saranno tra coloro che potranno infatti ottenere un accesso più semplice e rapido ai fondi dell’Ue.
La nuova procedura semplificata sarà resa possibile dall’entrata in vigore del nuovo regolamento finanziario dell’Unione, sui cui il 29 ottobre si è soffermata la Commissione. In linea di massima, la nuova normativa mira anche a rafforzare la trasparenza e a responsabilizzare maggiormente tutti coloro che gestiscono i fondi dell’Ue. Prevede nuove possibilità per utilizzare importi fissi e tassi forfettari per somme di minor entità, elimina l`obbligo di fornire le stesse informazioni ogni volta che si richiedano i fondi e introduce la possibilità di presentare le domande on line. Oltre a molte altre novità.
“Il nuovo regolamento introduce importanti miglioramenti per tutti i beneficiari dei fondi europei. Siamo riusciti a ridurre gli oneri amministrativi per i destinatari dei fondi dell’Unione, il che significa un accesso più facile e tempi più brevi per i finanziamenti provenienti dal bilancio dell’Ue”, ha commentato il commissario europeo per la programmazione finanziaria e il bilancio, Janusz Lewandowski.
“Le nuove regole aprono la strada a un uso più efficace delle risorse. E’ importante per ogni cittadino europeo, poiché in tempi di crisi il bilancio dell’Unione svolge un ruolo importante per promuovere la crescita e l’occupazione. Rendere più facile l`acceso ai fondi e accrescere la responsabilità di chi li gestisce – ha concluso Lewndowski – è uno dei compiti principali del mio mandato”.

Insomma, per sentirsi veramente europei l’iniziativa dell’Ue appare davvero azzeccata. Ma i nostri giovani avranno la volontà per accedere a questa opportunità?