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Francia, ecostudenti crescono

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Conoscere le leggi della natura e imparare a compiere i piccoli gesti quotidiani per difenderla dal degrado. E’ l’imperativo categorico dichiarato a chiare lettere nel testo presentato in parlamento e già in discussione all’Assemblea Nazionale. In Francia, soprattutto nei grandi centri urbani, la raccolta differenziata dei rifiuti fa parte da tempo delle abitudini dei cittadini ed è, quindi, un po’ paradossale che la scuola non partecipi attivamente alla diffusione di questa buona pratica, in particolare in provincia e nelle zone rurali. Se la proposta dovesse passare, gli istituti scolastici sarebbero, dunque, tenuti a differenziare i propri rifiuti e, di ritorno, riceverebbero gratuitamente il 10 per cento della carta riciclata grazie a questo tipo di raccolta. Nella proposta si legge anche che le scuole dovranno provvedere all’organizzazione di almeno una giornata nel corso dell’anno scolastico dedicata a questo tema e denominata "Ricicliamo".
Infine – ed è questa forse la novità più rilevante – i deputati firmatari chiedono che venga al più presto istituita una nuova materia, l’educazione ambientale, che si adatti nel linguaggio e nei contenuti all’età degli studenti.
"Questi – si legge nella proposta – fin dalla scuola materna dovranno essere educati al rispetto dell’ambiente e per fare ciò – per far nascere cioè ecocittadini maturi e consapevoli – non basta dispensare di tanto in tanto nozioni e buoni propositi".
La Francia, che sta per dare ufficialmente alla luce la sua Carta dell’Ambiente, spinge dunque sull’acceleratore per favorire la crescita "ecologica" dei giovani.