Home Attualità Gallo (M5S): Karol simbolo di uno Stato che uccide

Gallo (M5S): Karol simbolo di uno Stato che uccide

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Sei anni, malata di leucemia e privata del diritto all’istruzione: è la storia di Karol, una bambina di Pianura che si è vista negare un insegnante domiciliare che le permettesse di studiare nonostante la patologia. Il caso di Karol e degli altri 21mila studenti con disabilità della Campania è arrivato in Parlamento, oggetto di un’interrogazione presentata dal deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo.  

La bambina si è ammalata per due volte di leucemia, prima vittima di terapie chemioterapiche massacranti e poi della devastazione ambientale nella Campania della Terra dei Fuochi che le ha fatto ricontrarre quella patologia che le impedisce di frequentare la scuola.

“Karol – ha dichiarato Gallo – è diventata, per me, il simbolo di uno Stato che ti uccide due volte, il simbolo di milioni di famiglie italiane che nel silenzio, oramai, si fanno carico di tutto, perché la rete di sostegno dello Stato si ritrae, ossessionato dai vincoli di bilancio e le regole contabili imposte dall’Europa. Ma la mamma di Karol non resta in silenzio e il suo appello l’ho trasformato in un atto di richieste al governo per tutti gli studenti disabili. Sono proposte che il Movimento Cinque Stelle sta reiterando da un anno e mezzo in Parlamento. Ho riunito le principali in un’interrogazione parlamentare”.

Il Movimento Cinque Stelle propone come soluzione al problema del diritto allo studio negato ai disabili un piano scuola che guardi alla qualità e all’inclusione e che preveda nuovi fondi agli enti locali per i servizi ai disabili e continuità didattica per gli studenti con patologie.

Di casi come quello di Karol, in Campania, ce ne sono a centinaia anche a causa dell’alta incidenza di malattie infantili che colpisce la regione. Secondo uno studio dell’Istituto Pascale, tra Napoli e Caserta la mortalità per tumore è aumentata del 15-20 per cento. In alcuni Comuni, come Acerra, ad esempio, l’aumento supera il 30 per cento, fino a raggiungere picchi del 47%. Il dossier Sentieri sulle aree contaminate, che analizza dal punto di vista epidemiologico i territori più esposti, stima in 9.969 il numero di vittime dell’inquinamento in 7 anni. E sono tumori al sistema respiratorio, leucemie, malattie cardiovascolari. “La colpa – ha concluso Gallo – è della politica che in Campania sta producendo una vera e propria strage degli innocenti”.