Home Alunni Gelmini: la refezione Milano non piace ai genitori. Ma i dati sembrano...

Gelmini: la refezione Milano non piace ai genitori. Ma i dati sembrano altri

CONDIVIDI

Mariastella Gelmini, consigliere comunale azzurro a Milano e vicecapogruppo di FI alla Camera, sul merito dell’indagine sul grado di soddisfazione degli utenti del servizio di refezione scolastico offerto da Milano Ristorazione, ha detto: “Preoccupante il giudizio di genitori e ragazzi sulle mense scolastiche organizzate da Milano Ristorazione: se dal questionario raccolto in sole 10 scuole cittadine solo il 50% dei genitori, che hanno figli dai 6 agli 11 anni, si dice soddisfatto da cibo e ingredienti, vuol dire che le cose non vanno bene, perché la metà delle famiglie (intervistate) è insoddisfatto. E l’alimentazione dei nostri ragazzi è un problema molto serio: è necessario affidare il monitoraggio della qualità dei cibi e della soddisfazione di ragazzi e famiglie ad un soggetto terzo, non si può scherzare su questo e barare sulla salute dei nostri figli è inaccettabile”.

 

{loadposition deleghe-107}

 

Tuttavia, in un comunicato diffuso dal Comune di Milano sui risultati degli “oltre 3mila questionari distribuiti nelle scuole di tutta la città per fornire una fotografia dettagliata e rappresentativa del grado di soddisfazione degli utenti del servizio di refezione”, era emerso, dai giudizi espressi dai bambini di 10 scuole primarie, dai loro genitori e dai genitori dei piccoli frequentanti 14 scuole dell’infanzia, l’immagine di un servizio di qualità, con un menù considerato complessivamente vario (79% genitori infanzia, 75% genitori primaria, 67% bambini primaria), quantità di cibo adeguate (74%, 74% e 67% delle tre classi del campione) e buona qualità dei cibi e degli ingredienti (64% delle famiglie con figli 0-6 anni e 50% con figli 6-11 anni)”.

 “Se la pulizia delle mense e delle stoviglie e la gentilezza degli addetti è fuori discussione (con percentuali di gradimento che, rispettivamente, si attestano al 90%, 92% e 94%), ci sono però margini di miglioramento relativi al giudizio complessivo sul gusto percepito” ammette l’Amministrazione, spiegando che “se, infatti, il 67% dei genitori della scuola dell’infanzia afferma che il cibo è buono e i figli mangiano volentieri a scuola, solo il 49% dei genitori della primaria si dichiara d’accordo, nonostante l’affermazione sia condivisa dal 58% dei bambini direttamente interessati”.