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Genitori e docenti “beffati” dal… dimensionamento

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di protesta inviata alla nostra redazione dal rappresentante dei genitori al Consiglio di Circolo – Caltagirone.

"In seguito al Piano di dimensionamento molte scuole dovranno cedere alunni, locali scolastici ed insegnanti ad altre istituzioni scolastiche.
Alcuni genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare del II Circolo didattico di Caltagirone, avendo saputo che una parte degli alunni dovrebbe essere ceduta ad un’altra istituzione scolastica, si sono recati presso la Direzione didattica, in Via Verga Caltagirone, per avere chiarimenti di come sarebbe iniziato il nuovo anno scolastico. Il direttore ha risposto ai genitori che "Ormai tutto è deciso, le informazioni si avranno il 19 settembre 2000, chi non è contento ricorra a chi vuole" e ha invitato con voce alta i genitori ad andarsene.
Con molta pazienza e riverenza, i genitori hanno continuato a chiedere che nella divisione delle classi tra le due diverse scuole, si salvaguardasse quanto più possibile il diritto dei genitori di scegliere la scuola e l’offerta formativa che ritengono più confacente alle esigenze educative dei propri figli.
Ad un certo punto, però, il Direttore, forte della sua autorità, ha chiamato le forze dell’ordine che, prontamente intervenute, hanno invitato i genitori (quasi tutte mamme) ad abbandonare la scuola. I genitori, in nome dell’autonomia, si sono allontanati con l’amarezza di essere stati trattati male e la consapevolezza di essere esclusi dal partecipare alle scelte educative che riguardano i propri figli."  Ma non finisce qui.
Secondo quanto comunicatoci dall’insegnante, Nicolò Pettinato: "I docenti passati nella nuova scuola (sempre a causa del dimensionamento ndr), all’inizio delle lezioni, si sono recati nelle aule per iniziare il nuovo anno scolastico ma hanno avuto una spiacevole sorpresa: i pochi arredi erano quasi tutti scomparsi, le pareti sono state letteralmente spogliate, persino i calendari sono stati portati via. Uno specchietto, di poche migliaia di lire e piuttosto malridotto, situato nel bagno degli insegnanti è stato rotto nel tirarlo via.
Come si dice in gergo: "hanno raschiato letteralmente i muri".