Home Alunni “Genitori e prof in scena” per raccogliere fondi: a Gela

“Genitori e prof in scena” per raccogliere fondi: a Gela

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Di fronte alla crisi economica che sta investendo Gela dove il petrolchimico, dopo i danni enormi causati al territorio, chiude, lasciando altra disoccupazione, professori e genitori si mettono i gioco per raccogliere fondi a favore di alunni disagiati, soldi per garantire ai loro studenti, figli degli operai licenziati, il diritto allo studio.

E accade un po’ quanto è successo ai metalmeccanici inglesi nel film “Full Monty”, da cui la preside dell’istituto comprensivo “San Francesco” ha forse preso l’idea complessiva, tanto da avere convinto i docenti e i genitori dei suoi alunni a mettersi in gioco trasformandosi in “attori per un giorno” e portare in scena uno spettacolo teatrale, il cui incasso verrà utilizzato per l’acquisto di materiale didattico di consumo e di libri di testo che saranno assegnati in comodato d’uso agli alunni meno abbienti.

L’iniziativa (ora inserita nel Ptof, il piano di offerta formativa) è maturata quando la preside ha constatato che decine di alunni disertavano le lezioni perchè i loro genitori, operai dell’indotto dell’Eni e disoccupati di varie categorie, non erano in condizioni di acquistare nemmeno i quaderni.

 

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“La buona scuola la facciamo noi” – ha detto la preside. Così, sabato prossimo alle 21 (con replica, domenica, alle 18) nel teatro “Eschilo” di Gela, messo a disposizione dall’amministrazione comunale, la preside, 10 docenti, 18 genitori, un bidello e due bambini della “materna”, con la collaborazione dell’associazione culturale Gradatim, porteranno in scena il “Marchese di Ruvolito”, una commedia in tre atti adattata dal regista, Alberto Lo Scalzo, insegnante della stessa scuola, “San Francesco”. Le ragazze di terza media, in divisa e coccarda, faranno da mini-hostess nelle due serate che registrano già il “tutto esaurito”.