Home Politica scolastica Giannini è categorica: il DdL non è terreno di trattativa

Giannini è categorica: il DdL non è terreno di trattativa

CONDIVIDI

Il disegno di legge sulla scuola? “non è terreno di trattativa”. A freddare le speranze dei tanti che fremevano nelle ultime ore per un possibile slittamento dei tempi della riforma della scuola, ci ha pensato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: a chi le chiedeva se la riforma della scuola potesse diventare terreno di trattativa e scontro con la sinistra dem, il responsabile del Miur  ha tenuto a precisare che “ieri (giovedì 4 giugno ndr) abbiamo fatto la parte finale della discussione generale in Commissione Istruzione con contributi molto articolati e costruttivi. Sono molto fiduciosa, che, con gli emendamenti la prossima settimana e con il passaggio in aula, si arrivi a definire un progetto educativo”.

Giannini ha fatta intendere che per l’approvazione del ddl è solo questione di qualche settimana. Non certo di mesi. “Siamo all’ultimo miglio” della riforma della scuola e “sono molto fiduciosa” sul suo passaggio in Senato. Prima di lasciare i cronisti, che l’avevano avvicinata a margine di un incontro al Miur, il ministro ha tenuto a ricordare che “la scuola, per la sua importanza, fin dal giorno in cui il governo si è insediato, è stata al centro dell’azione dell’esecutivo”.

 

{loadposition eb-pof}

 

Resta da capire se, allora, i conteggi sulla maggioranza sempre più contenuta (si parla di appena uno o due senatori in più) a Palazzo Madama siano reali. In tal caso, le parole del ministro avrebbero più una valenza formale che pratica. Per capire come stanno le cose, comunque, l’attesa non sarà lunga.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola