
Una giornata al mese senza schermi, senza telefonini, senza social e notiche. Una giornata di “digital detox ” , disintossicazione digitale, per ritrovare lo sguardo degli altri e la bellezza delle connessioni reali, pensata in particolare per bambini e adolescenti.
E’ una delle proposte contenute all’interno del Piano di educazione digitale presentato agli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza dalla Regione Emilia-Romagna.
Nel Piano sono presenti anche altre proposte, per ripensare il rapporto con il digitale e sensibilizzare sui rischi di un uso non controllato dei dispositivi, come la creazione dei custodi digitali: ovvero pediatri, educatori, bibliotecari, genitori consapevoli e attenti a questi temi.
Sono previsti inoltre momenti di formazione specifica per docenti ed educatori, incontri per le famiglie, e una campagna informativa.
L’obiettivo è creare una nuova cultura digitale, per proteggere la salute dei più giovani e accompagnarli verso un uso consapevole della tecnologia.
Isabella Conti: è il momento di agire
L’assessora regionale al Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola, Isabella Conti, sottolinea che è giunto il momento di agire:
“I dati ci dicono che in quindici anni tra i giovani i disturbi alimentari sono cresciuti del 400%, quelli d’ansia del 286%, l’autolesionismo del 170%. Senza contare che un bambino su tre sviluppa miopia precoce a causa degli schermi. Dobbiamo agire ora. Vogliamo coinvolgere gli attori educativi del nostro territorio affinché trasferiscano messaggi su buone pratiche da perseguire e comportamenti dannosi da evitare per promuovere la salute dei minori, in un mondo sempre più popolato da strumenti digitali invasivi. Pediatri, Educatori, operatori di nidi, scuole dell’infanzia, scuole e biblioteche diventeranno così dei custodi digitali dotati delle competenze necessarie a consigliare famiglie e ragazzi. Le famiglie poi potranno fare rete, perché insieme si vince la pressione del mercato. Siamo convinti che l’educazione in questo ambito sia molto più efficace di un semplice divieto”.
Altre esperienze in Italia: la proposta di Milano
In Italia esistono diverse altre esperienze simili che si propongono come esempio per tutti i territori. Tra queste, ad esempio, il Vademecum per il benessere e la sicurezza digitale di bambini e adolescenti di cui abbiamo parlato mesi fa e che è frutto di un lavoro durato due anni il documento è stato presentato nel corso della Digital Week di Milano il 10 ottobre 2024. Si tratta dell’esito di un importante lavoro di ricerca, discussione, collaborazione realizzato a Milano entro Patto educativo digitale. Il documento si intitola “Raccomandazioni di Milano per il benessere e la sicurezza digitale di bambini/e e pre-adolescenti” .
Molti sono poi gli studi che negli ultimi anni si sono dedicati allo stesso tema. Tra questi ricordiamo la ricerca dell’Università di Dublino svolta anche sui bambini italiani
All’Università Bicocca è inoltre attivo il team Benessere digitale che in questi anni ha condotto molte ricerche cui riferirsi se si desidera avviare un percorso di benessere digitale anche all’interno della propria scuola (link al sito di Benessere digitale)