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Giorno del ricordo

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Come ricordato dal Ministero dell’istruzione nell’apposita nota prot. n. 1015 del 3 febbraio 2006, con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, la Repubblica italiana ha riconosciuto il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
La suddetta nota sottolinea come si sia trattato di una tragedia consumata su due fronti: eliminazione fisica e esodo. Le uccisioni e il fenomeno dell’esodo, determinato questo sia dal terrore psicologico delle foibe sia dalle deportazioni e dalla perdita della cittadinanza e della propria cultura, hanno riguardato indistintamente militari e civili.
Anche quest’anno nella giornata del 10 febbraio sono previste una serie di iniziative (studi, convegni, incontri e dibattiti) per promuovere nei giovani, attraverso la conoscenza di tali tragici eventi, una coscienza civile che favorisca il superamento del pregiudizio e dell’odio.
La nota ministeriale precisa che le iniziative, previste dalla citata legge, sono anche finalizzate “a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero”.
Nell’ambito dei percorsi didattici e dell’offerta formativa, le scuole sono invitate a promuovere momenti di studio e di riflessione sui temi del rispetto della persona e delle diversità nonché della pace, della collaborazione e solidarietà tra i popoli.

Intervenendo alla cerimonia di commemorazione, tenutasi il 9 febbraio al Cimitero Monumentale di Torino, e facendo riferimento alla suddetta nota, il sottosegretario all’Istruzione Maria Grazia Siliquini ha sottolineato come sia “necessario recuperare e condividere la storia, far conoscere anche questa tragedia italiana a chi, ancor oggi, non ne ha mai sentito parlare o preso coscienza”.