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Giorno della Memoria, Azzolina: “La scuola è l’arma più potente da opporre a ogni possibile rigurgito di odio”

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Cerimonia al Quirinale, in occasione del Giorno della Memoria, per premiare i ragazzi del Concorso “I giovani ricordano la Shoah”.

Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sono state premiate le opere che gli studenti hanno realizzato per ricordare uno dei periodi più nere della storia recente.

“La Shoah, per il suo carattere unico e terribile, trascende la dimensione storica del suo tempo e diventa monito perenne e lezione universale”, ha affermato Mattarella, che poi ha aggiunto: “La memoria delle vittime innocenti di quelle atrocità è patrimonio dell’intera nazione, che va onorato, preservato e trasmesso alle nuove generazioni perché non avvengano mai più quegli orrori. Per fare davvero i conti con la Shoah, allora, non dobbiamo più rivolgere lo sguardo soltanto al passato. Perché il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell’uomo”.

Liliana Segre, intervista da Radio Vaticana Italia, si dice preoccupata per il riaffacciarsi di quei sentimenti odiosi che avevano alimentato i fatti nefasti di più di 70 anni fa: “Con grande preoccupazione seguo, da anni, questo riaffacciarsi di sentimenti odiosi che sono il contrario dell’accoglienza, che sono il contrario della fraternità. Devo dire che – aggiunge la senatrice – sono molto preoccupata di questa onda, che non è anomala ma è il risultato della crisi economica, ma anche il risultato di insegnamenti molto sbagliati, di sovranismi e populismi che hanno fatto in modo che l’uomo e la donna comuni abbiano paura del loro vicino”.

Anche il Papa è intervenuto sull’argomento: “Davanti a questa immane tragedia non è ammissibile l’indifferenza ed è doverosa la memoria. Domani siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più”.