
Realizzare delle riprese video in una scuola, senza regolare autorizzazione, è un atto illecito: se poi quelle immagini si pubblicano addirittura on line, collocandole su un proprio profilo social, allora l’operazione sconfina nel reato. È quello che è accaduto ad un giovane tiktoker di Telese, in provincia di Benevento, denunciato dai carabinieri per interferenze illecite nella vita privata e interruzione di pubblico servizio: il ragazzo aveva infatti diffuso on line un video girato senza autorizzazione in un istituto scolastico.
L’indagine, scrive l’Ansa, ha preso il via in seguito alla pubblicazione delle immagini girate all’interno di un istituto scolastico superiore del centro termale, in cui il giovane era riuscito ad entrare durante l’orario di lezione, disturbando le attività didattiche in corso e riprendendo personale e studenti, talvolta inconsapevoli, per poi diffondere le immagini sul proprio profilo social, seguito da migliaia di utenti.
L’iniziativa ha comportato una serie di violazioni della normativa vigente a tutela della privacy e del regolare svolgimento dell’attività scolastica, suscitando preoccupazione tra docenti e genitori, che hanno segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine.
Come abbiamo avuto modo di scrivere, anche solo pubblicare un video su YouTube relativo ad una semplice recita degli alunni senza il consenso di tutti i genitori può costare una pesante sanzione: a stabilirlo, di recente con un provvedimento ad hoc, il 134/2025, è stato il Garante della Privacy.




