Home Attualità Gli insegnanti sono vittime o persecutori?

Gli insegnanti sono vittime o persecutori?

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Ultimamente la cronaca ha evidenziato alcuni casi di maestre che maltrattano i bambini, ma ci sono casi anche di insegnanti minacciati e picchiati.

Si tratta di casi di cronaca che vedono protagonisti gli insegnanti, a volte come vittime dei propri alunni e delle loro famiglie, altre volte come spietati persecutori di alunni indifesi.

Vista l’attualità di questa problematica che coinvolge la figura del docente, la Gilda insegnanti della Calabria ha organizzato un interessante convegno dal titolo “Maltrattamenti a scuola o scuola maltrattata” che si svolgerà il 5 aprile 2017, ad Amantea (CS) presso l’Hotel Village Centro Congressi La Principessa.

È prevista la partecipazione del Dott. Diego Bouchè dirigente USR per la Calabria, del dott. Vittorio Lodolo Doria, medico esperto in SLC, Dott. Antonio Marziale Garante per l’infanzia Regione Calabria, avv Luca Muglia G.O presso Tribunale Minori Cz, Gianluigi Dotti Responsabile Centro Studi Gilda, prof. Rino Di Meglio Coordinatore Nazionale Gilda.

Il Coordinatore regionale della Gilda insegnanti Prof. Nino Tindiglia, ritiene che “il problema è sempre quello di non guardare le cause che hanno portato all’esplosione del fenomeno degli insegnanti eccessivamente stressati. Cioè l’aumento degli allievi per classe, i bambini sempre più viziati, i genitori che non educano più. Siamo sicuri che la scuola maltratta? O forse, come dice il Prof Adolfo Scotto di Luzio, è la scuola ad essere maltrattata dall’opinione pubblica, dalla politica che ha deciso di disinteressarsi dell’istruzione e della cultura per creare solo manovalanza e consumatori?”.

Sul problema dei maltrattamenti fatti sui minori da parte di alcuni insegnanti, sta conducendo una battaglia molto sentita ed appoggiata da numerosi psicologi, il Dott. Antonio Marziale Garante per l’infanzia e adolescenza della regione Calabria. Marziale ha chiesto al Ministero dell’Istruzione che i docenti di ogni ordine e grado siano, almeno una volta all’anno, chiamati ad una visita di tenuta psicoemotiva: “Il numero di bambini maltrattati psicologicamente o corporalmente nelle scuole non può non definirsi emergenziale soltanto a leggere le cronache e fermo restando che il sommerso è di gran lunga superiore, da me tratto grazie a segnalazioni che troppi genitori mi indirizzano, salvo poi avere reticenza a denunciare. Così non si può continuare”.