Home I lettori ci scrivono GPS Milano e sostegno: tutti gli aspiranti docenti dentro a danno dei...

GPS Milano e sostegno: tutti gli aspiranti docenti dentro a danno dei ragazzi con disabilità

CONDIVIDI

La scuola pubblica italiana ha un compito molto arduo soprattutto quando si esprime per garantire il “futuro culturale e professionale” dei nostri ragazzi.

In questo particolare periodo storico della scuola italiana, (messo alla prova anche  dal COVID)  si sono aperte, quest’anno,  le graduatorie provinciali di prima e di seconda fascia. Soprattutto nelle grandi città come Milano, le nuove GPS hanno dato il via libera a centinaia  di candidature  di aspiranti docenti.  La cosa bella delle GPS è che molti di loro hanno auto-dichiarato i titoli ed i loro servizi. 

Spetta all’amministrazione pubblica il controllo e la convalida delle loro dichiarazioni, ma come può  l’Ufficio scolastico verificare tutte le posizione in GPS se non ha neppure la possibilità di incrociare telematicamente i dati tra i servizi dichiarati dagli aspiranti docenti in GPS e quelli che effettivamente risultano all’INPS, al Ministero dell’istruzione ed eventualmente al collocamento o centro impiego?

Così come si sa da molto tempo, dove non c’è trasparenza, si facilitano i cosiddetti furbetti. Nelle GPS quest’anno  si sono  infilati davvero tanti furbetti che hanno ottenuto una nomina  di supplenza, pur non avendo le carte in regola. Intanto paga, lo Stato! Questo fatto danneggia gli studenti (soprattutto quelli disabili che hanno diritto al sostegno didattico bio-psico-sociale) e le loro famiglie.

Ma chi è il docente? Non va dimenticato che la sua funzione è importante in quanto egli comunque anche da precario realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e CIVILE degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell’istruzione.

Invece siamo arrivati al punto delle GPS truccate dagli stessi aspiranti docenti. Infatti basta far passare le graduatorie di prima e seconda fascia (soprattutto quelle per il sostegno ADSS) per capire il danno che stanno facendo i furbetti. È facile individuarli, soprattutto coloro che hanno dichiarato servizi di sostegno triennali – nonostante l’anno precedente fossero  in graduatoria per altri servizi o laboratori  che non hanno nulla a che vedere con il sostegno didattico.

Eppure tutti questi furbetti in graduatoria GPS/ADSS hanno ottenuto un contratto di lavoro. Così facendo queste persone che ritengo disoneste hanno danneggiato non solo gli studenti, ma soprattutto i colleghi onesti e meritevoli che non hanno gonfiato le loro esperienze e non hanno falsificato i titoli. Magari molti degli onesti  sono stati scavalcati e adesso sono  disoccupati.

Speriamo si intervenga presto su questa vergogna delle GPS taroccate da coloro che pretendono di fare i docenti senza rispetto della legge, ma i nostri ragazzi cosa apprendono da costoro? Prima delle rotelle sotto i banchi occorre averle giuste in testa e muoversi per dare senso alla scuola e moralità.

Miria Binda