Home Attualità I vaccini già in Italia. In Gran Bretagna farmaco per immunità immediata?

I vaccini già in Italia. In Gran Bretagna farmaco per immunità immediata?

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Sono arrivate a Roma dal Belgio le prime 9.750 dosi del vaccino Pfitzer Biontech anti Covid e già oggi verranno consegnate allo Spallanzani,  l’Istituto nel quale fu isolato per la prima volta il virus SARS-CoV-2 nelle lacrime di una paziente.

Parte così l’operazione Eos in stretta cooperazione con il ministero della Salute e della difesa.  In una prima fase i mezzi e gli aeromobili militari contribuiranno a distribuire le prime dosi, recapitandole a destinazione. L’Arma dei Carabinieri fornisce il servizio di scorta ai movimenti via terra.

Nella seconda fase, non appena disponibili i vaccini di tipo ‘cold’ delle altre case farmaceutiche (AstraZeneca, Moderna, etc), le Forze Armate, in base alle indicazioni fornite dal Commissario straordinario, saranno impegnate nel trasporto logistico su tutto il territorio nazionale. 

Intanto dalla Gran Bretagna arriva la notizia della scoperta di un farmaco che darebbe l’immunità immediata.

Si tratterrebbe di una terapia con anticorpi che conferirebbe un’immunità immediata e potrebbe essere somministrata come trattamento d’emergenza a pazienti ospedalizzati o a categorie a rischio.

Il farmaco, sviluppato da University College London Hospital (Uclh) e AstraZeneca, sarebbe un cocktail di anticorpi che proteggerebbe dal coronavirus per un periodo compreso tra sei e 12 mesi. 

Se approvato, verrà somministrato a chi è stato esposto al Covid-19 negli otto giorni precedenti. Potrebbe essere disponibile a partire da marzo-aprile. Lo studio coinvolge l’Uclh, diversi altri ospedali britannici e una rete di 100 siti in tutto il mondo.
Su Ansa, che riporta quanto scrivono i quotidiani inglesi, si legge che la protezione immediata, che il farmaco promette, potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre l’impatto del virus fino a quando tutti non saranno stati vaccinati. “Il vantaggio di questo medicinale è che dà anticorpi immediati. Potremmo dire ai partecipanti alla sperimentazione che sono stati esposti: ‘sì, puoi avere il vaccino’. Ma non potremmo assicurargli che li proteggerà dalla malattia, perché ormai è tardi: i vaccini attuali non conferiscono immunità prima di un mese”.