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Il dramma dei minori non accompagnati

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Chiamo dal porto di Trapani in Sicilia, mentre parlo, oltre 450 persone, tra cui circa 180 bambini, stanno sbarcando dopo essere state salvate della nave della ONG Sea Watch, questo è il tragico messaggio arrivato attraverso le onde radio lo scorso 4 maggio dalla nave dell’organizzazione non governativa, al largo delle coste del Mediterraneo su cui si affaccia il golfo della città siciliana. Quello che colpisce è non solo l’alto numero di minori, ma il fatto che sono minori non accompagnati, che ad ogni sbarco vengono accolti nei diversi centri d’accoglienza; in particolare per questi ultimi è stato disposto il trasferimento a Siculiana, nell’Agrigentino, dove si trovano altri 96 minori non accompagnati. La maggior parte delle persone arrivate in Europa, secondo l’Unhcr, proviene dal Mali e dal Sahel/Africa occidentale, dall’Eritrea e dal Nord Africa. Molti fuggono dalla guerra e dai conflitti, come nel Sahel, altri fuggono dalle persecuzioni, diventano vittime dei trafficanti e vengono venduti come merce. Tra le testimonianze raccolte nei giorni scorsi vi sono anche quelle di bambini, infatti in Italia, viene confermato dall’Unhcr l’alto numero di minori non accompagnati arrivati via mare nelle ultime settimane.

Chi sono i MSNA

L’Italia ha un sistema di tutela unico e organico applicabile a tutti i minori residenti sul territorio italiano, indipendentemente dalla loro provenienza, che garantisce l’accesso ai percorsi per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e il diritto dovere di istruzione fino al diciottesimo anno di età.  Il sistema è esteso, con pari garanzie, anche ai minori fuori dalla famiglia, siano essi italiani o non italiani, questi ultimi individuati con l’acronimo MSNA, Minori Stranieri Non Accompagnati, che descrive bambini e bambine, ragazzi e ragazze, presenti nel territorio nazionale senza figure di riferimento proprio nucleo familiare. Questo è quanto si legge sul sito del Miur dedicato, che contiene anche tutta la normativa di riferimento, tra cui vale la pena comunque citare le Linee guida per il diritto allo studio dei minori fuori dalla famiglia di origine del 2017, a firma del Ministro e del Garante nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Nel 2020 è stato prodotto il Primo Rapporto – Osservatorio Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia. Per saperne di più Minori stranieri non accompagnati – Miur

Il vademecum

È online da qualche settimana, sul sito del Ministero dell’interno, il Vademecum operativo per la presa in carico e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, realizzato dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione con il supporto dell’Ufficio Europeo di Sostegno per l’Asilo (Easo) e la collaborazione di altre realtà.

Il documento, che si rivolge a tutti coloro che sono impegnati a vario titolo nella presa in carico dei minori stranieri soli, offre preziose e circostanziate indicazioni sulle procedure e sulle buone prassi da seguire nelle prime fasi dell’accoglienza. È una vera propria guida, articolata in una breve introduzione e in due sezioni dedicate alle procedure di presa in carico dei minorenni a seguito di rintraccio sul territorio e di sbarco. Inoltre, vengono illustrate le procedure per la regolarizzazione del minore e la sua integrazione, nonché la procedura di Dublino per la determinazione dello Stato membro responsabile dell’esame della domanda di protezione internazionale e la gestione dei casi di vittime di tratta degli esseri umani. Il documento presenta anche delle riflessioni su alcuni aspetti specifici, quali, per esempio, il ruolo del tutore, la conversione del permesso di soggiorno per minore età e anche le indagini familiari e le vulnerabilità psicologiche/psichiatriche.

Il vademecum è scaricabile al seguente link: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-03/vademecum_operativo_per_la_presa_in_carico_e_laccoglienza_dei_msna_def.pdf

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