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Il governo vara il nuovo decreto legislativo: è stretta contro il bullismo nelle scuole

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Il Consiglio dei Ministri ha dato qualche giorno fa il via libera al decreto legislativo recante le “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo”, in attuazione della delega di cui all’articolo 3 della legge n. 70 del 2024.

Il Nuovo Decreto contro il bullismo e ogni forma di violenza nelle scuole

Come riporta la nota del MIM grazie a questo provvedimento “si aggiunge un nuovo, importante tassello nell’azione del Governo per la promozione della cultura del rispetto e per combattere il bullismo in ogni sua forma.

L’obiettivo dell’azione di Governo è quello di mettere in guardia i ragazzi sui rischi dell’uso della rete e mettere in guardia anche le famiglie per la grande responsabilità che può conseguire da comportamenti violenti tenuti dai propri figli sui social a danno di altri giovani. L’intento del Decreto è anche quello di sviluppare attività importanti di prevenzione e di aiuto alle vittime, che potranno contare infatti su un numero verde dedicato. Si tratta di un provvedimento che intende rafforzare il patto educativo tra famiglia e scuola, un’alleanza che va rilanciata perché fattore indiscusso del successo educativo della scuola stessa.

E’ lo stesso Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara durante il suo intervento nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato tale iniziativa ad annunciare, con altri provvedimenti, si sta operando una stretta contro chi commette reati di violenza contro i docenti e dirigenti scolastici con l’arresto obbligatorio in fragranza di reato. E’ previsto, inoltre anche un aggravio delle pene per chi aggredisce il personale scolastico. Le sanzioni per le lesioni lievi passeranno dagli attuali sei mesi a tre anni di reclusione.
Il Ministro ha voluto ribadire che “Un insegnante, un educatore, non si tocca”, sottolineando che la misura non si estende ai minori.

Le statistiche parlano purtroppo di un fenomeno, quello della violenza contro il personale scolastico, molto esteso secondo solo a quello relativo al personale sanitario, un fenomeno in forte aumento soprattutto da parte dei genitori che ora sono quelli che più degli studenti stessi ad aggredire i professori.

I dati illustrati durante la “Giornata di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico” che si è svolta al MIM con il ministro Valditara parlano di 36 gli episodi di violenza avvenuti a livello nazionale all’interno dell’ambiente scolastico; 68 nel 2023/2024; e 19 nel corrente 2024/2025.

Cosa è previsto oggi per chi compie atti di violenza

Le misure su bullismo e cyberbullissmo non sono le uniche adottate dal Ministro per introdurre nella scuola la “cultura del rispetto”.
Di recente il Governo ha approvato anche una modifica allo Statuto degli studenti e delle studentesse per rivedere le regole sulla valutazione del comportamento e sulle sospensioni degli studenti.
Se ad oggi, infatti era prevista la sola sospensione e lo studente di fatto veniva abbandonato da solo per 15 giorni a casa adesso lo studente sarà costretto ad andare sempre a scuola continuando a studiare regolarmente ma in più dovrà studiare e approfondire le tematiche relative alla buona condotta. Quindi al posto del riposo forzato a scuola in realtà lo studente dovrà studiare di più. Sopra i 2 giorni di sospensione, dai 3 a 15 giorni ha precisato lo stesso Valditara, “scattano obbligatorie attività di cittadinanza solidale, in associazioni o altrove. Lo studente autore del fatto potrà lavorare in un ospedale o servire in una casa di riposo o anche pulire il giardino della scuola”.

Inoltre, sarà responsabilità delle scuole stesse fare analisi di contrasto a bullismo cyberbullismo e dipendenze.

Altra novità importante da non trascurare presente nel Decreto è che con il 5 in condotta si verrà automaticamente bocciati indipendente dai voti nelle diverse materie insegnate Invece, in caso di 6 in condotta, si sarà rimandati a settembre e lo studente non potrà essere ammesso alla classe successiva fino al superamento di un vero e proprio ‘esame di riparazione’ durante il quale dovrà presentare un elaborato critico sui valori e i principi violati dal proprio comportamento, dimostrando di aver compreso la gravità delle proprie azioni anche alla luce dei principi costituzionali e delle regole della comunità scolastica.

Capitolo sessualità, cosa prevede il Governo

In un disegno di legge approvato a fine aprile dal Governo si parla anche di sessualità. I genitori dovranno avere consapevolezza delle iniziative didattiche sulla sessualità. E’ fatto obbligo per le scuole acquisire il consenso preventivo messo per iscritto dai genitori facendo sapere quali sono i soggetti esterni coinvolti, il materiale didattico utilizzato, le attività e le modalità di svolgimento delle attività che verranno proposte.
Se un genitore rifiuta il consenso per l’attività proposta dalla scuola da svolgere obbligatoriamente la stessa scuola dovrà fornire delle attività alternative. I soggetti esterni autorizzati per queste attività formative dovranno avere requisiti di professionalità scientifica o accademica mentre “per la scuola dell’infanzia e le elementari i temi sulla sessualità sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali, come la biologia, il corpo umano etc“.