Home Alunni Il panino ancora negato a scuola

Il panino ancora negato a scuola

CONDIVIDI

«Ci sono problemi legislativi, organizzativi e di rispetto delle normative Asl che rendono impossibile, soprattutto in tempi brevi, la modifica del sistema di refezione scolastico nelle scuole del Comune di Lucca».

Dunque nessuno deve portare il panino a scuola. E se lo farà dovrà comunque effettuare il pasto portato da casa separatamente rispetto agli altri compagni.

Il Comune di Lucca non fa un passo indietro, rispetto alla sentenza dei giudici di Torino del giugno scorso per il quale 58 famiglie torinesi hanno vinto il braccio di ferro con il Miur vedendosi riconosciuto il diritto al consumo del pasto da casa a scuola. Lo scorso 13 settembre, poi, il Tribunale Civile di Torino ha respinto il reclamo del Miur contro tali ordinanze, affermando come il pasto da casa è un diritto per tutti e le scuole sono tenute a rispettare le richieste dei genitori che non richiedono il servizio mensa ma vogliono che i figli mangino nel refettorio con pranzo al sacco e sotto la propria responsabilità.

Le richieste dei genitori sono state piuttosto chiare: gli istituti scolastici della città si attrezzino per includere a mensa tutti i bambini che porteranno il pasto da casa non appena inizierà il tempo pieno. In caso contrario alcune famiglie sarebbero già pronte a passare a vie legali.

 

{loadposition eb-clil-tutti}

 

Nel caso di Lucca non ci sono direttive del Miur o altre sentenze che impongono di cambiare il sistema di refezione attualmente in corso, specifica il Comune: « Dovessero arrivare nuove regole del Miur, anche legate alle sentenze, servirà molto tempo per organizzare diversamente il servizio».

Dunque la richiesta del comitato affinché gli alunni possano pranzare nello stesso orario e nello stesso luogo degli altri compagni di classe «senza subire alcuna discriminazione e intimidazione» cadrà nel vuoto.