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Il punto del direttore a Radio Cusano Campus

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Il direttore de ‘La Tecnica della Scuola‘, Alessandro Giuliani, è intervenuto alla trasmissione “Open day” di Radio Cusano Campus.

Si comincia con i ricorsi per l’inserimento GaE dei docenti, dove, come afferma Giuliani, “il Miur sta perdendo molti ricorsi. Le sentenze comunque non sono sempre favorevoli e i giudici non hanno fornito grosse rassicurazione in merito. La situazione doveva essere gestita meglio. Se hanno ragione, i ricorrenti percepiscono un risarcimento e questo è negativo per quanto riguarda l’erario. Sarebbe stato meglio stabilizzare tutti i precari senza ricorsi e risarcimenti”. Inoltre, il direttore ricorda che “le sentenze valgono solo solo per i ricorrenti e non per l’intera platea”.

Il concorso: dopo la pubblicazione del documento delle classi di concorso in G.U, si attende martedì o venerdì per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Secondo le ultime notizie al riguardo, i quesiti in lingua inglese sono stati modificati un po’, sono stati resi più semplici. “L’idea è quella di mettere in cattedra docenti più bravi nel loro ambito disciplinare e meno bravi in inglese.”

A questo argomento, fa notare la conduttrice del programma, si unisce quello legato all’insegnamento Clil. Chi se ne dovrà occupare se non ci sarà una preparazione adeguata? “Per quanto riguarda questa selezione e le prossime immissioni in ruolo bisogna accettare il livello attuale dei docenti, afferma Giuliani. Non si possono cambiare le regole in corso ormai. Il problema comunque è che c’è stato un ridimensionamento della metodologia Clil rispetto alla legge, perchè la realtà è diversa da come avevano pensato al Miur”.
“Forse immettere prof stranieri in alcune materie, continua il direttore, potrebbe essere una soluzione per risolvere il problema, ma al momento non abbiamo nessuna notizia in merito”.

In chiusura, Alessandro Giuliani commenta le ultime notizie di cronaca che vengono dalle scuole, proponendo di abbassare i toni e di dare la risonanza necessaria ai fatti, senza esagerare perchè si tratta di episodi, che se esasperati mettono in pericolo gli studenti più giovani e alla gogna la categoria intera dei docenti.

Ascolta l’intervento del direttore a Radio Cusano Campus