Home Alunni Il “questionario studente” si anticipa a gennaio

Il “questionario studente” si anticipa a gennaio

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Così come era stato annunciato, in occasione della presentazione del “Rapporto nazionale 2016 sugli esiti delle prove Invalsi 2015”, la presidente Anna Maria Ajello ha confermato  che da quest’anno scolastico la somministrazione del questionario studente nella classe II della scuola secondaria di secondo grado avverrà per via informatica: Cbt – Computer based testing e si realizzerà nel periodo tra il 16 e il 27 gennaio 2017 secondo tempi e modalità che saranno illustrati ai presidi in un apposito documento entro il 30 novembre 2016.

In pratica si starebbero preparando, visto che verranno chieste alle scuole pure i livelli delle condizioni delle dotazioni informatiche, delle sorte di prove generali nel corso del quinto anno e in vista degli esami di Stato. La somministrazione delle prove Invalsi avverrà infatti in modalità “computer based” e adattive.

 

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Nella comunicazione ai capi d’istituto è stato posto l’accento sul rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. L’Invalsi deve prendere in esame il peso dei fattori del contesto socio-economico-culturale e in collaborazione con le segreterie, acquisisce informazioni personali per le quali è garantito l’anonimato anche rispetto agli insegnanti e alla scuola. Quest’anno l’ulteriore garanzia della correttezza nel trattamento dei dati personali è assicurata dall’inserimento dell’Invalsi nel Sistema statistico nazionale (Sistan) stabilita con decreto del presidente del consiglio dei ministri del 20 aprile 2016.

Tra le informazioni l’Invalsi acquisisce anche l’esistenza di certificazioni di disabilità o di Dsa. In questo ultimo caso lo scopo è duplice: mettere a disposizione, per gli alunni ipovedenti, formati specifici delle prove (ad esempio Braille) o per i Dsa determinati supporti (ad esempio prove in formato audio); poter considerare separatamente, se esplicitamente richiesto dal dirigente scolastico, i risultati degli studenti con bisogni educativi speciali e non farli rientrare nella elaborazione statistica dei risultati di tutti gli altri studenti.