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Il videogioco come strumento didattico

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Videogiochi come preziosi strumenti al servizio degli insegnantidi Economia: per la gioia dei tantissimi patiti della materia, da qualche giorno l’inaspettata situazione è vissuta dagli studenti della Facoltà Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Tra i contenuti del corso di laurea triennale in “Economia e Gestione dei Servizi”è stato infatti inseritoThe Sims 2, Funky business, la nuova espansione del reality game The Sims, noto videogioco per computer che nel mondo è stato riprodotto e venduto in 58 milioni di copie: la versione “accademica” del videogioco verrà utilizzata come strumento base per lo svolgimento di 300 ore di laboratorio e servirà sia per aiutare gli studenti nella fase di apprendimento, sia per testare le loro capacità attraverso la possibilità di affrontare situazioni e imprevisti reali per il mondo dell’imprenditoria.
Promotore dell’iniziativa è il professor Americo Cicchetti: “L’idea di utilizzare giochi per la simulazione e il training tecnico – spiega il docente universitario – non è certamente nuova: famosi sono i simulatori di volo, così come in medicina sono abitualmente utilizzati simulatori ‘biologici’ per insegnare le manovre di emergenza agli anestesisti. The Sims, grazie alla possibilità di replicare fin nei minimi particolari tutti gli aspetti della vita reale, e non da ultimo quella imprenditoriale, consente di entrare nel mondo della microeconomia e della ricerca universitaria e di sperimentare sul campo le proprie capacità imprenditoriali attraverso la gestione di un budget, l’analisi del mercato, degli investimenti e del personale”. Secondo il professore di “Economia e Gestione dei Servizi” il programma avrà una sicura ricaduta per l’apprendimento di alcuni concetti professionali ritenuti centrali.
“In ambito organizzativo e manageriale – dice Cicchetti – la classica lezione ed esercitazione sul caso aziendale ha certamente l’effetto di sviluppare prevalentemente la conoscenza sui fenomeni e le dinamiche organizzative e gestionali. L’utilizzo della simulazione aggiunge, invece, lo sviluppo di altre prospettive del modello di professionalità dello studente e del futuro lavoratore, competenze e specifiche abilità. La simulazione spinge a prendere decisioni, stimolando l’attitudine al decision making, certamente rilevante nel profilo professionale di un manager. Allo stesso tempo contribuisce a stimolare nello studente la propensione alla creatività, all’iniziativa e al problem solving”.

Attraverso l’adattamento alle esigenze di studio del software-base, gli studenti potranno dare vita e ricreare nei minimi particolari ogni tipo di attività di business: potranno infatti simulare situazioni imprenditoriali come la boutique trendy, il semplice negozio artigianale o il più complesso supermercato o ancora imprenditori di attività professionali innovative.Il programma tratterà ogni aspetto dell’attività: dall’organizzazione al posizionamento del prodotto, dalla gestione dei dipendenti, agli investimenti e alle iniziative di marketing e comunicazione. Nella simulazione i corsisti impareranno a crearsi una clientela e a tenersela stretta soddisfacendola, senza dimenticare di tenere alto il morale degli impiegati e soprattutto di guadagnare. E’ prevista anche la gestione virtuale del personale: dalle assunzioni, alle promozioni per i dipendenti più meritevoli, ma anche i richiami e il licenziamento per quelli che non rendono o che trattano male la clientela.