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Immissioni in ruolo, assunti tutti i vincitori dei concorsi docenti abilitati entro il 31 dicembre 2025: le misure del Dl Università

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L’Aula del Senato è pronta ad approvare il cosiddetto decreto Università, dopo il via libera in commissione, il d-l n. 90/2025 – Disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute. Ci sono misure che riguardano da vicino il mondo della scuola. Lo riporta Il Sole 24 Ore.

Il problema degli educatori

Per quanto riguarda gli educatori si risolve un problema “normativo” che interessa una platea di insegnanti (allora studenti) che avevano fatto affidamento in un quadro giuridico che gli consentiva l’accesso alla professione e che poi, dopo l’immatricolazione, é stato modificato dal legislatore con il decreto legislativo n. 65/2017.

Questi professionisti, pur avendo scelto il percorso di studi in base agli sbocchi professionali previsti al momento dell’immatricolazione, si sono, infatti, ritrovati con qualifiche non più abilitanti per lavorare come educatori nei nidi e nelle sezioni primavera. La disposizione ora approvata “rivede” la disciplina transitoria ed estende la validità dei titoli di coloro che si sono immatricolati entro l’anno accademico 2018/2019, tutelandone il legittimo affidamento.

Tutela Inail estesa

Inoltre, dopo due anni di sperimentazione, il 2023/24 e il 2024/25, e soprattutto dopo risultati molto concreti a favore di docenti e in particolare studenti, i ministri Marina Calderone (Lavoro) e Giuseppe Valditara (Istruzione e merito) rendono strutturale la tutela assicurativa Inail per oltre 10 milioni tra studenti e docenti, a partire dal 2025/26. In base alle regole oggi in vigore la tutela Inail nella scuola riguarda tutti gli istituti, compresi quelli paritari e privati. Sono tutelati anche i bambini dell’infanzia, così come sono tutelati gli studenti di università, Afam, Its Academy, percorsi di istruzione e formazione professionale regionale, centri per gli adulti. Per il personale scolastico, l’assicurazione continua a coprire tutti i docenti e gli Ata, ma anche gli esperti esterni, gli assistenti, i ricercatori, gli assegnisti, e comprende qualsiasi attività di insegnamento, incluso l’infortunio in itinere, che è invece escluso per gli alunni (tranne, come visto, il caso in cui avvenga nei percorsi di alternanza durante il tragitto tra la scuola e il luogo di lavoro).

Immissioni in ruolo, cosa cambia?

Nel provvedimento si interviene anche sulle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2025/26. In particolare si dispone che sono assunti a tempo indeterminato, dalla data di conseguimento dell’abilitazione, tutti i vincitori dei concorsi per il personale docente abilitati entro il 31 dicembre 2025 e non solo, come attualmente previsto, quelli inseriti nelle graduatorie pubblicate tra il 31 agosto 2025 e il 10 dicembre 2025.

Vale la pena ricordare che, in base agli obiettivi Pnrr, l’Italia si è impegnata ad assumere almeno 70.000 docenti con il nuovo sistema di reclutamento e formazione, almeno 20mila entro il quarto trimestre 2024, ulteriori 20mila entro il terzo trimestre 2025, e successivamente i restanti almeno 30mila prof che hanno superato il concorso e sono in possesso dei 60 Cfu.