
È stato il preside dell’Istituto comprensivo di Miggiano-Montesano, in Salento, a denunciare diversi episodi di scontri tra baby bande prima e dopo le lezioni davanti alla sua scuola di istruzione secondaria di primo grado, invitando tutti a non minimizzare e a vigilare in maniera costante sui giovani studenti.
Lo ha fatto, scrivendo alle famiglie, chiamando a raccolta colleghi e l’intera comunità perché si vigili sui comportamenti dei ragazzi anche al di fuori delle mura scolastiche, e raccontando ai suoi interlocutori che gli studenti si sfiderebbero più volte in baby gang organizzate, anche con minacce di usare coltelli a serramanico: “Lo scontro tra baby bande- denuncia il dirigente- non possono essere in alcun modo derubricate a semplici scaramucce tra ragazzi. Dobbiamo esercitare sulle giovani generazioni tutta la nostra fermezza affinché si affermino sani principi di rispetto, legalità e non violenza. Le minacce con l’aggravante dell’uso di coltelli a serramanico o lo scontro tra baby bande non possono essere in alcun modo derubricate a semplici scaramucce tra ragazzi”.
L’appello vuole pure essere, si legge su Fanpage.it, una presa di coscienza collettiva sul problema della violenza di studenti ancora troppo ragazzini, arrivata dopo numerose segnalazioni di episodi di aggressioni tra giovanissimi, tra bullismo e risse, compresa una denuncia di un ragazzo vittima di bullismo, con un’informativa già trasmessa alla Procura della Repubblica per i minorenni.
Organizzato un incontro sul tema della violenza a scuola, è stata presentata la proposta di attivare una cassetta “ConfidiAMOci” per raccogliere segnalazioni anonime e presentata a tutti l’app YouPol della Polizia di Stato.