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In un Istituto Comprensivo di Napoli si entra e si esce con Vivaldi e John Lennon. Intervista al Dirigente Scolastico

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‘Un inedito ritmo musicale per le nostre giornate scolastiche’. È questo l’oggetto della lettera che il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo De Amicis Baracca di Napoli ha inviato il mese scorso alle famiglie degli alunni per comunicare un’iniziativa originale e di sicuro interesse che coinvolge tutta la comunità scolastica.

Come riferito dal quotidiano La Repubblica, dal 16 aprile scorso i ragazzi e le ragazze – ma anche i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia e della primaria – entrano al mattino a scuola, e la lasciano alla fine della giornata, a ritmo di musica. Una sorta di colonna sonora in entrata e in uscita che accompagna i giovani alunni.

I brani scelti sono ‘La Primavera’ di Vivaldi – in diffusione all’ingresso – e ‘Imagine’ di John Lennon alla fine delle lezioni.

Le note che ascolteremo alle ore 8.00 – sottolinea il Dirigente Scolastico nella lettera alle famiglie ma anche nella comunicazione interna a tutto il personale scolastico – richiameranno la stagione attuale, con il risveglio di colori e suoni, celebrando la rinascita, tema centrale della Pasqua ma anche metafora della crescita dei nostri alunni. I suoni e le parole, alle ore 12.00, e il concerto delle campane ricorderanno che pace, solidarietà e comunità, unità e speranza in un futuro migliore sono valori universali, radicati nel nostro territorio e nella nostra Costituzione.

Le campane, sì, perché uno degli aspetti di questo progetto è che due chiese parrocchiali del territorio vi partecipano: scuola laica e campane cattoliche suonano all’unisono.

Proprio a questo proposito, abbiamo chiesto al dott. Belliazzi, Dirigente Scolastico dell’Istituto comprensivo ‘De Amicis-Baracca’, se Il fatto che il progetto sia sviluppato in stretta sinergia con le parrocchie del territorio non abbia urtato la sensibilità di qualcuno.

“Assolutamente no, abbiamo lavorato con grande attenzione alle sensibilità di tutti, sottolineando che il suono delle campane e la musica della scuola celebrano valori universali: pace, solidarietà, comunità. Nessun simbolo religioso è stato sovrapposto alle attività didattiche. Anzi, alcune famiglie di altre confessioni ci hanno ringraziato per aver creato un momento che unisce senza escludere. La collaborazione dei due parroci è stata preziosa proprio per questo equilibrio.”

Preside, a chi è venuta l’idea della ‘colonna sonora’ in ingresso e in uscita dalla scuola?

“L’idea è nata da una intuizione fondata sull’ osservazione di tante attività didattiche che si svolgono nella mia scuola e che con la musica attraversano tante discipline, da quelle scientifiche a quelle più umanistiche. Arrivato nel settembre scorso, ho colto tanta competenza e passione da parte dei docenti e ho condiviso questa idea di trasformare i momenti di passaggio – l’arrivo e il congedo – in esperienze emotivamente significative. L’ispirazione è venuta osservando come i bambini e i ragazzi reagissero durante le attività: la musica scioglieva tensioni e creava connessioni immediate.”

Come è stata recepita questa idea dagli studenti e dalle famiglie?

“Con entusiasmo sorprendente! I bambini, soprattutto i più piccoli, ora aspettano di sentire le note all’ingresso come un rito rassicurante. Le famiglie ci hanno riportato che i figli canticchiano Imagine tornando a casa, e qualcuno ci ha confessato che questa iniziativa ha reso più lieve anche il loro mattino.”

Il progetto durerà sino alla fine dell’anno scolastico sempre con le stesse musiche o la ‘playlist’ comprende più brani?

“La colonna sonora evolverà. Fino a giugno manterremo la struttura (un brano classico al mattino, uno moderno alla sera), ma alterneremo composizioni diverse per stagionalità e temi educativi. A maggio, ad esempio, introdurremo brani legati al progetto sulla legalità o in ricordo del maestro Roberto De Simone recentemente scomparso. L’obiettivo è mantenere viva la curiosità, offrire spunti di riflessione nuovi per un’attività in classe o un confronto in famiglia. E poi ci può essere l’imprevedibile, come l’altro giorno quando è stato visto passare sotto scuola Sal Da Vinci, ed è sembrato naturale ai collaboratori scolastici, ai docenti e alle famiglie far partire le note e il canto di “Rossetto e caffè”… E dal prossimo anno, con l’indirizzo musicale per l’infanzia, coinvolgeremo anche i bambini nella scelta.”