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Incidente Pedemontana, docente in gita muore sul colpo: aveva 43 anni, era di Napoli e insegnava dall’anno scorso

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L’incidente tra un bus scolastico e un mezzo pesante di ieri, 19 maggio, sulla Pedemontana, all’imbocco della galleria Lomazzo, all’altezza del raccordo con l’autostrada, nel comasco, ha visto purtroppo una vittima: si tratta di una docente di 43 anni che era in gita con i suoi alunni.

Come riporta La Repubblica per la donna, seduta proprio accanto al sedile di guida non c’è stato nulla da fare. La docente, originaria di Napoli e da poco insegnante in una scuola primaria del Varesotto, è morta sul colpo.

Quando i vigili del fuoco riescono a estrarla dalle lamiere, i medici non possono far altro che constatarne il decesso. Ferito in maniera seria il guidatore del pullman, poi trasferito in codice giallo in ospedale. Trenta bimbi – tra i sette e i nove anni -, altre tre insegnanti e il conducente del camion sono stati invece ricoverati negli ospedali della zona: nessuno è in pericolo di vita.

Cosa è successo

Secondo le prime ricostruzioni il guidatore del pullman in cui viaggiava la scolaresca, sessant’anni, non si sarebbe accorto del camion davanti a sé. Il tamponamento è inevitabile, tremendo. I mezzi hanno continuato a viaggiare incollati tra loro schiantandosi poi sotto la galleria al confine tra i territori di Bregnano e Lomazzo, nel Comasco. L’impatto è devastante, la parte frontale del pullman con a bordo trenta bimbi di ritorno da una gita è stata cancellata dalla violenza dell’urto.

Tutti sotto shock e terrorizzati, gli alunni coinvolti nello schianto sono stati portati a Lomazzo, dove è stato allestito un punto di accoglienza, e poi in pronto soccorso. Imponente la macchina dei soccorsi: sul posto hanno operato l’elisoccorso, gli equipaggi di due automediche, due auto infermieristiche, otto ambulanze, tre furgoni di Areu per il supporto logistico, i vigili del fuoco e la Polizia stradale. Proprio agli agenti spetterà ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare perché il guidatore del pullman con la scolaresca a bordo abbia tamponato il tir.

Chi era la docente morta in gita

Dopo la laurea in “Scienze del servizio sociale”, la docente si era trasferita a vivere al nord, a Sesto Calende, più di dieci anni fa, iniziando a lavorare come assistente sociale. Lo scorso anno era arrivata la chiamata alla scuola elementare, la stessa con cui ieri era in gita.

Al mattino i piccoli alunni e le insegnanti erano andati a fare visita al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate: sulla strada del ritorno, poi, il tragico schianto.

“Negli ultimi anni stava con un nuovo compagno ed era la donna più felice che si potesse incontrare”, il ricordo fatto da un’amica, che non riesce a parlare di lei al passato. “La figlia era la sua vita”, prosegue la donna. “È sempre stata una napoletana doc, portava sempre allegria. Era sempre solare, con il sorriso”. Quel lavoro da maestra “lo amava, mi parlava sempre di come aiutava i ragazzi quando erano in difficoltà”.

“Quante chiacchierate, quanti abbracci, sorrisi e perché no anche pianti. Ho condiviso gioie e dolori con te. Non riesco a crederci, mi mancherai”, è il commiato che un’altra amica ha affidato ai social.

“Tutti abbiamo portato e portiamo i ragazzi in gita senza alcuna indennità o pagamento di straordinario. Lo facciamo perché crediamo sia giusto, sia utile, sia didatticamente arricchente. Da sempre e per anni, tutte senza esclusione alcuna. Oggi una di noi è morta. Ho i brividi. Parliamo di morte sul lavoro, non di incidente generico”, l’appello di una maestra. “Usb scuola esprime dolore e sgomento per la morte della giovane maestra di soli 43 anni, in seguito al terribile incidente occorso all’autobus che trasportava suoi e altri bambini durante una gita scolastica. Una delle tante attività non retribuite, piene di responsabilità e di rischi che fanno parte di un mestiere fondamentale e spesso bistrattato”, le recriminazioni del sindacato.

Il cordoglio

“La tragedia avvenuta sull’Autostrada Pedemontana provoca sgomento in tutti noi. Esprimo il mio più profondo cordoglio alla famiglia della docente morta nell’incidente e seguo con apprensione la situazione dei feriti e dei bambini coinvolti”, si legge in una nota del ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara.

“Ho appreso con commozione e dolore dell’incidente che ha coinvolto la scolaresca della mia scuola da bambino. Una tragedia per il nostro piccolo paese dove ci conosciamo tutti. Esprimo le mie condoglianze alla famiglia della maestra deceduta e sono vicino a tutte le maestre e alle famiglie dei piccoli scolari”, il dolore del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, che ha frequentato la scuola del Varesotto.

“Esprimo il mio profondo cordoglio e quello della Regione Lombardia per la tragica scomparsa dell’insegnante che oggi ha perso la vita nell’incidente avvenuto in una galleria a Lomazzo, in provincia di Como, tra un camion e l’autobus che trasportava una trentina di alunne e alunni della scuola primaria in gita scolastica. Alla famiglia della donna, all’intera comunità scolastica e alle famiglie dei bambini coinvolti va il mio pensiero e la mia più sincera vicinanza in questo momento di grande dolore”, le parole del presidente lombardo, Attilio Fontana. Che ha poi concluso ringraziando “tutte le donne e gli uomini impegnati nei soccorsi che, con prontezza e professionalità, hanno messo in sicurezza e rassicurato i piccoli passeggeri”.

“Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia della docente deceduta nella tragedia avvenuta sull’Autostrada Pedemontana per lo scontro tra camion ed uno scuola bus e la mia vicinanza alle persone ferite. Spero che non siano gravi i feriti coinvolti e i bimbi”, questo quanto dichiara la sottosegretaria all’istruzione e al merito Paola Frassinetti.

“Di fronte ad una tragedia come quella avvenuta sulla Pedemontana, dove una maestra ha perso la vita e molti bambini sono rimasti feriti, non possiamo che esprimere la nostra sofferenza, ma abbiamo il dovere di riflettere per una morte sul lavoro che non doveva accadere e su tutto quello che sono i viaggi di istruzione per i docenti. Sono un gesto d’amore verso i propri studenti, perché noi insegnanti sappiamo bene i rischi che corriamo, senza alcuna tutela e con tante responsabilità, ma i nostri studenti vengono sempre prima di tutto, prima dello stipendio e spesso prima della famiglia, sono la nostra vita. E’ così che voglio pensare a questa tragedia, ad una maestra morta sul lavoro per un grande gesto d’amore verso i suoi alunni e verso la scuola”, così in una nota il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana.