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Infortuni a scuola, 78mila le denunce per gli studenti di cui 2.100 nei PCTO: relazione annuale INAIL. Botta e risposta FLC CGIL-Valditara

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La fotografia scattata al 30 aprile 2025 mostra per il 2024 una sostanziale stabilità delle denunce di infortunio. L’aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, da 590mila a 593mila casi, è imputabile alla componente degli studenti, le cui denunce hanno raggiunto quota 78mila, di cui 2.100 nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), pari a circa il 10% in più dell’anno precedente, quando la copertura Inail è stata estesa a tutte le attività di insegnamento-apprendimento, superando i limiti precedenti legati alle sole esercitazioni pratiche.

Questi i dati contenuti nella Relazione annuale INAIL riferita al 2024.

Nel documento si legge che le denunce di infortunio con esito mortale per gli studenti sono state 13, 5 in più rispetto alle 8 dell’anno precedente, di cui una nei PCTO.

La copertura assicurativa a scuola

Per quanto riguarda la copertura assicurativa del personale scolastico e degli alunni, il decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2024, n. 143, ha esteso all’anno scolastico/accademico 2024-2025 la tutela assicurativa degli studenti e degli insegnanti del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.

Anche per il predetto anno scolastico/accademico sono stati dunque ammessi alla tutela assicurativa non solo gli infortuni occorsi in occasione di esperienze tecnico-scientifiche, esercitazioni pratiche o esercitazioni di lavoro, come previsto dal Testo unico, ma anche gli infortuni occorsi a docenti e alunni/studenti delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, compresi gli alunni delle scuole dell’infanzia (prima esclusi), nello svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento.

Iniziative INAIL per studenti e personale

Le iniziative rivolte ai giovani e al mondo della scuola realizzate da Inail, a livello sia centrale che territoriale, sono sviluppate prevalentemente in collaborazione con altre istituzioni e partner.

Nell’ambito del Protocollo tra l’Inail e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Ispettorato nazionale del lavoro, il Ministero dell’istruzione e del merito sono proseguite le azioni rivolte:

  • alla riprogettazione del corso e-learning di formazione generale, ex articolo 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, denominato “Studiare il lavoro” rivolto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado inseriti nei Pcto, basato sulle logiche proprie di un escape room;
  • alla realizzazione di un percorso per l’aggiornamento triennale obbligatorio dei docenti scolastici formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Nel 2024 sono state realizzate 20 edizioni del corso di aggiornamento triennale della durata di 8 ore, in modalità video conferenza sincrona, che hanno coinvolto circa 600 docenti.

In occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, il 22 novembre è stato pubblicato il Dossier Scuola 2024, prodotto editoriale con cui l’Istituto comunica le iniziative adottate in ambito prevenzionale rivolte a studenti e personale scolastico, fornisce un focus sui dati relativi agli infortuni occorsi a studenti e docenti e offre una sezione dedicata agli investimenti per il rinnovo del patrimonio edilizio scolastico.

Il commento della FLC CGIL

Mentre sui luoghi di lavoro si registrano quattro decessi in meno, ben 13 sono i casi mortali tra gli studenti, cinque in più rispetto agli otto del 2023. Anche gli infortuni a scuola (78 mila denunce) sono in aumento del 10,5% rispetto all’anno precedente e tra questi ben 2.100 nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO)” ha così commentato la FLC CGIL i dati riportati nella Relazione INAIL.

La Federazione Lavoratori della Conoscenza denuncia: “Da anni segnaliamo la forzatura a cui sono sottoposte le scuole secondarie, tenute ad un obbligo orario per i PCTO: 90 ore per i licei; 150 ore per gli istituti tecnici; 210 ore per gli istituti professionali. Il ministro Valditara con le sue recenti riforme della secondaria, tende addirittura ad elevare questi numeri. Questa impostazione dei PCTO produce una forzatura alla programmazione delle scuole, costrette ad attività soltanto per rispondere a un obbligo.”

La FLC CGIL ribadisce la propria proposta: “I PCTO non possono rappresentare un rischio per le studentesse e gli studenti del nostro Paese, ma come percorsi possono essere preservati senza obbligo di monte-ore e affidati pienamente alla gestione e alla programmazione della scuola”.

Devono essere collocati tra la classe quarta e la quinta, in cui più forti sono gli strumenti di conoscenza/competenza del/della ragazzo/a e maggiormente proficui possono diventare gli scambi con le persone interne alle aziende ospitanti. L’eliminazione dell’obbligo – conclude la FLC CGIL – garantisce una maggiore selezione delle aziende ospitanti, rispetto ai parametri di sicurezza da garantire agli studenti. Temi come gli aspetti della formazione sulla sicurezza, la regolamentazione del rapporto di lavoro, le tutele, la continuità occupazionale sono da avviare proprio in coincidenza con lo svolgimento di questi percorsi”.

Immediata la replica del Ministro Valditara

I dati dell’Inail sugli infortuni a scuola e durante i Pcto danno una realtà molto diversa da quella narrata dalla Cgil” ha commentato il Ministro Giuseppe Valditara, che continua: “L’aumento delle denunce di infortunio a scuola e in itinere dipende , come spiega bene la relazione, “anche dall’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado in vigore dal settembre 2023, prevista dal decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 e confermata anche per l’anno scolastico 2024-2025“.

In netta controtendenza – sottolinea Valditara – sono invece gli incidenti durante i Pcto che diminuiscono rispetto all’anno precedente del 12.9%, con una incidenza che scende dal 2,6% del totale degli infortuni al 2,2%. Questa diminuzione dipende anche dalle stringenti misure adottate nel frattempo dal Governo per garantire una sempre maggiore sicurezza dei Pcto“.

I casi di infortunio nei percorsi di Pcto hanno riguardato lo 0,06% del totale degli studenti impegnati negli stessi percorsi” così conclude il Ministro.