Home Archivio storico 1998-2013 Notizie dalle Regioni Ingressi separati maschi-femmine a Pistoia, l’indignazione degli studenti

Ingressi separati maschi-femmine a Pistoia, l’indignazione degli studenti

CONDIVIDI
Ha provocato diverse proteste, alcune al limite dell’indignazione, la rigida richiesta della dirigente scolastica del liceo ‘Policarpo Petrocchi’ di Pistoia di tenere ben separato l’ingresso delle aule frequentato dalle ragazze del suo istituto qualora alcune di loro fossero ospitate in un edificio dov’è collocato l’istituto professionale, il ‘Pacinotti’, frequentato solo da maschi.
Tra le risposte più “piccate” c’è sicuramente quella di Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti medi, secondo cui “la richiesta della preside di creare ingressi separati per maschi e femmine evitando qualunque contatto” è reputata “assolutamente paradossale. Le nostre scuole – sostiene Lanni – sono già lontane anni luce dalla dimensione che noi studenti viviamo nella vita quotidiana. Con un click a casa possiamo raggiungere qualsiasi informazione e parte del mondo mentre a scuola siamo ancora fermi alla lavagna, il gessetto, il grembiule e la separazione delle classi maschili da quelle femminili”.
Per il portavoce della Rete degli Studenti medi la scuola del 2012, piuttosto che essere ferma a mantenere in vita un “retaggio antico e ottocentesco”, dovrebbe “innovarsi e migliorarsi e dovrebbe guardare al futuro, all’Europa. Una scuola che ci sembra, invece, più una vecchia foto sbiadita dei nostri genitori che la scuola del ventunesimo secolo. Inutile dire – continua Lanni – che la scuola dovrebbe costruire un rapporto fra i generi sano, propedeutico anche al tipo di relazione che fra uomini e donne deve crearsi fuori dalle scuole, non inutili separazioni”.
In effetti, la scuola dovrebbe, piuttosto che dividere, insegnare ad integrare e ad accettare gli generi diverse da sé: sessuali, religioso e via dicendo: “ci auguriamo – conclude la Rete degli Studenti – che la situazione si risolva magari perchè no, con alcune ore impiegate per far conoscere e integrare i ragazzi e le ragazze di questi due istituti”. Ma la preside sarà d’accordo?