Home Archivio storico 1998-2013 Notizie dalle Regioni Inizia la ricorrezione degli scritti nel concorso a Ds Lombardia

Inizia la ricorrezione degli scritti nel concorso a Ds Lombardia

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La nuova commissione scelta dal Miur comincerà a valutare gli elaborati all’istituto Zappa-Cremona di viale Marche, operando quattro giorni alla settimana. Nei giorni scorsi Palazzo Trastevere ha nominato la nuova commissione esaminatrice, comprendente due sottocommissioni, chiedendo al dirigente ministeriale Luiciano Favini di presiederla. Successivamente in data 1° ottobre si sono concluse le operazioni di reimbustamento delle prove scritte. 
In questi giorni nel quotidiano milanese Il Giorno si afferma: “Il direttore scolastico regionale Francesco de Sanctis prevede che “entro gennaio possano finire le correzioni. Al massimo entro il 1° settembre 2014 avremo i nuovi dirigenti scolastici”. Si ricorderà che il motivo principale per cui il Consiglio di Stato a luglio aveva stabilito che il concorso ripartisse da metà era stato l’astratta leggibilità dei nominativi dei candidati attraverso le buste, troppo poco spesse, che accompagnavano gli scritti“. 
A questo punto ci sono tutti gli elementi per poter fare un paio di calcoli. Ipotizziamo che la commissione lavori 4 giorni la settimana e ogni sottocommissione corregga 976 elaborati e il termine della ricorrezione degli scritti scada entro gennaio 2014, allora potremmo affermare: “ci sono 12 settimane di correzione per un totale di 48 giorni di lavoro (considerando la pausa natalizia).
 Dividendo 976 per 48 otteniamo il numero di elaborati che la sottocommissione potrà correggere ipoteticamente al giorno, ovvero 20 elaborati. Considerando inoltre un tempo di lavoro quotidiano pari a otto ore, si può dedurre che potrebbero essere corretti in media 2 o 3 elaborati ogni ora, in altre parole un tempo più che sufficiente per una serena valutazione. 
L’inizio della nuova correzione sembra essere improntato su solide basi procedurali, ma sarà il tempo a dire se saranno sufficienti a garantire l’assenza di nuovi ricorsi amministrativi