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Inizio scuola, alcuni sindaci del Cilento posticipano il ritorno in classe. I motivi? Caldo, flusso turistico e Covid

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La campanella che segna il rientro a scuola dopo le vacanze estive per 818mila studenti, in Campania, dovrebbe suonare domani, 13 settembre. Ciò non avverrà, però, in alcuni paesi della zona del Cilento. Questo perché alcuni sindaci hanno deciso di posticipare l’apertura delle scuole al 19 settembre, praticamente una settimana dopo, per alcuni motivi.

Come riporta La Repubblica, questi ultimi hanno adottato delle ordinanze “contingibili e urgenti” tipiche di casi di emergenze sanitarie e di ordine pubblico, firmando atti che prolungano la chiusura delle scuole. Per un bel gruppo di sindaci alla base della decisione ci sono le alte temperature: “Il protrarsi delle alte temperature arreca forti disagi alla popolazione scolastica e di conseguenza rende difficoltoso il regolare svolgimento delle attività didattiche in aula”, ha scritto il sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi, a cui hanno fatto eco il sindaco di Capaccio Paestum, Francesco Alfieri, ed anche il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori.

Troppi turisti, meglio tenere ancora le scuole chiuse?

Il primo cittadino di Centola, Rosario Pirrone, porta invece altre due motivazioni: il Covid e il turismo. “Nel corrente mese di settembre – si legge nell’ordinanza da lui firmata – il territorio è interessato da un considerevole flusso turistico, con evidente ripercussione sul traffico, sulla sicurezza e gestione della viabilità, nonché sulla fruizione delle aree parcheggio adiacenti i plessi scolastici soprattutto a Palinuro”. In più, il sindaco ha considerato che “la recrudescenza del Covid 19 rende opportuna, per la sicurezza di alunni, docenti e personale scolastico, la preliminare sanificazione degli ambienti”. Ma, ci si chiede, come mai queste operazioni non sono state svolte in anticipo, così da non modificare il calendario scolastico?

Le numerose critiche contro queste decisioni

Il quotidiano parla a questo proposito di “motivazioni accampate“. Resta da capire anche perché questi avvisi sono stati diffusi solo a pochi giorni dall’apertura delle scuole. E poi, erano davvero necessari? Basterà una settimana per cambiare la situazione? Non è infatti detto che dal 19 settembre in poi non ci sarà caldo, o ci saranno meno turisti. Si tratta davvero di elementi da considerare e motivazioni valide per posticipare il rientro a scuola?

Nel frattempo alcuni genitori e vari enti si stanno mobilitando, come L’associazione Scuole Aperte Campania, che ha scritto al prefetto di Salerno, al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al premier Mario Draghi.