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Inpdap, l’attività creditizia estesa anche ai pensionati, al pari dei dipendenti in servizio

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Riguardano anche gli ex dipendenti dell’amministrazione scolastica le novità messe in atto dal decreto del Ministero dell’Economia e della Finanza (numero 45 del 7 marzo 2007). 
Aderendo alla “Gestione credito” dal prossimo primo novembre, l’Inpdap assicura l’erogazione di prestiti, mutui e benefici sociali  per i giovani (convitti e vacanze studio in Italia e all’estero, borse di studio, master e dottorati di ricerca) non soltanto ai lavoratori in servizio iscritti all’Inpdap, come sta già avvenendo (articolo 1 del decreto legislativo 165 del 2001), ma anche ai pensionati, dietro versamento di una contribuzione mensile pari allo 0,15 della pensione lorda. 
La contribuzione sarà trattenuta automaticamente sull’assegno di pensione, così come avviene per i lavoratori in servizio la cui quota mensile di versamento è pari allo 0,35% dello stipendio lordo. Se la pensione però è inferiore ai 600 euro lordi, al pensionato non verrà richiesto alcun contributo. 
Alcuni benefici sociali sono propriamente studiati per il benessere dei pensionati: case albergo, soggiorni senior e interventi assistenziali per malati di Alzheimer.

 
L’adesione alla “Gestione credito” consente anche la possibilità di piccoli prestiti pluriennali, rimborsabili in 12, 24, 36 e 48 mesi, erogati direttamente dall’Inpdap, e mutui ipotecari edilizi per la prima casa da 10 a 30 anni.
Per scaricare il modulo di adesione, da inviare compilato per posta o per fax alla sede Inpdap provinciale o territoriale di residenza, e per avere maggiori notizie si può consultare il sito, www.inpdap.gov.it.