
Ieri, 28 aprile, il Ministero ha aperto le funzioni per lo scioglimento della riserva a seguito del conseguimento della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), necessaria per le graduatorie di terza fascia del personale ATA per il triennio scolastico 2024-2027 (ad esclusione dei collaboratori scolastici).
Scadenze
La procedura su POLIS Istanze online sarà attiva fino al 9 maggio e permetterà ai candidati interessati di dichiarare di aver ottenuto la CIAD non posseduta al momento dell’inserimento nelle GI.
Tale certificazione, secondo quanto stabilito nell’allegato A del CCNL Istruzione e Ricerca 2019/2021, è uno dei requisiti richiesti per accedere ai profili professionali del personale ATA (escluso, come già detto, il collaboratore scolastico).
Inoltre, sempre secondo il CCNL (articolo 59, comma 10), i candidati devono obbligatoriamente ottenere questa certificazione entro il 30 aprile 2025. In caso contrario, saranno esclusi dalla graduatoria.
Caratteristiche della CIAD
Con il CCNL 18 gennaio 2024 sono stati definiti i requisiti che la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale deve rispettare:
- deve essere rilasciata da un Ente accreditato ad Accredia.
- deve essere in linea con il Digital Competence Framework for Citizens – DigComp 2.2.
- deve essere registrata presso Accredia.
Problemi nello scioglimento della riserva
Molti candidati hanno segnalato un blocco nella procedura online che non consente di caricare la CIAD conseguita entro il 30 aprile.
Compare infatti il seguente Alert rosso:

Il problema potrebbe riferirsi al fatto che all’atto della presentazione della domanda di inserimento nelle graduatorie di terza fascia ATA sia stata inserita una certificazione che però ora non è risulta più valida, perché non rispondente alle caratteristiche di cui sopra.
Potrebbe dunque trattarsi di un errore di sistema, che il MIM dovrebbe risolvere quanto prima per consentire anche a questi aspiranti di aggiornare la certificazione.
Il consiglio è dunque quello di attendere la risoluzione di questo problema, tenendo comunque conto che c’è tempo fino al 9 maggio 2025 per richiedere lo scioglimento della riserva.