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Istituti Tecnici Superiori, finanziamenti solo a chi merita

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L’attenzione crescente per le scuole ad alta formazione tecnica ed il sistema dell’alternanza scuola-lavoro è stata una costante degli ultimi Governi. Ed ora i risultati cominciano ad arrivare. A sottolinearlo è stato, il 28 settembre, il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi che ha partecipato alla cerimonia di consegna dei diplomi dell’Istituto tecnico superiore di Bergamo specializzato nelle Nuove Tecnologie per il made in Italy.
Il sottosegretario ha speso parole di elogio per gli Istituti Tecnici Superiori, le “scuole ad alta specializzazione tecnologica” introdotte proprio per rispondere alla domanda crescente delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche. “Nel primo triennio, per lo start up dei 62 Its – ha detto l’alto rappresentante del dicastero di Viale Trastevere – il Miur ha speso 49 milioni di euro. Nella fase di consolidamento – ha aggiunto – sono disponibili 13 milioni per ogni anno. Certo, sarebbe bello poter contare su più risorse, ma il Ministero fa comunque la sua parte e continua a investire sugli Its. La scommessa è farli diventare un fiore all’occhiello per il nostro sistema educativo: questo significa promuovere qualità e merito e distribuire le risorse finanziarie con occhio attento ai risultati ottenuti”.
Il Ministero intende fare una valutazione qualitativa in cui analizzerà il patrimonio, le relazioni con il territorio, la sostenibilità dei corsi. Ma soprattutto un’attenzione particolare sarà data al placement: “si analizzerà – ha spiegato Toccafondi – quanti ragazzi hanno trovato lavoro, in quale settore e con quale modalità. A breve sarà possibile formulare un giudizio sull’efficacia reale dei costi: la valutazione della qualità e del merito sarà la discriminante per l’erogazione delle nuove risorse finanziarie. Nel primo triennio della sperimentazione degli Its è stato messo a punto il sistema, d’ora in avanti verranno valorizzati gli Its che dimostreranno di essere in grado di dare risposte efficaci alla richiesta dei profili tecnici superiori necessari per far ripartire il Paese”.
Toccafondi si è detto convinto che “il consolidamento degli Its farà da apripista alla costituzione sul territorio dei poli tecnico professionali, contribuendo a valorizzare e potenziare l’intera filiera dell’istruzione tecnica e professionale e a rafforzare il legame tra scuola e mondo del lavoro già all’interno dei percorsi della scuola secondaria superiore”.
Inevitabile la conclusione dell’intervento: “il modello di collaborazione tra scuole e imprese sviluppato dagli Its è fondamentale, è la migliore risposta per promuovere lo sviluppo del territorio e per dare una concreta possibilità ai giovani di un ingresso immediato e competente nel mondo del lavoro e delle professioni. Quando la scuola dialoga sistematicamente con l’impresa i risultati si vedono”.