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Istruzione tecnica superiore: la riforma è alla Camera per l’ultimo passaggio. L’accordo fra le forze politiche è ampio

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E’ in corso in questi giorni alla Camera il dibattito conclusivo che dovrebbe portare in poco tempo alla prima riforma organica del sistema degli Istituti tecnici superiori.
Nella mattinata di lunedì 14 è stato il deputato Gabriele Toccafondi (Italia Viva), in qualità di relatore, a presentare in aula i principi a cui si ispira la legge e a soffermarsi poi sulle singole misure.
Intanto Toccafondi ha chiarito che gli ITS assumono ra la denominazione di Istituti tecnologici superiori (ITS Academy).
L’accesso ai percorsi sarà rivolto a giovani e adulti che risultino in possesso di uno dei seguenti requisiti: un diploma di scuola secondaria di secondo grado, ovvero un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito all’esito dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore, di cui all’articolo 69 della legge n. 144 del 1999, della durata di almeno 800 ore.
Nella provincia dove si vuole istituire un nuovo ITS, non devono essere presenti ITS Academy operanti nella medesima area tecnologica; eventuali deroghe possono essere stabilite d’intesa fra il Ministero dell’istruzione e la regione interessata.
L’attività formativa degli ITS sarà svolta per almeno il 60 per cento del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro, che costituiscono almeno il 50 per cento dei docenti.
Stage aziendali e tirocini devono costituire almeno il 35 per cento del monte orario complessivo.
Commenti favorevoli arrivano da diverse parti.
La presidente della Commissione Cultura della Camera Vittoria Casa (Insieme per il Futuro) sottolinea che questa “è una riforma che può dare molto soprattutto ai giovani, permettendo peraltro al Paese di recuperare rispetto agli attuali e considerevoli differenziali quantitativi e qualitativi con Francia e Germania”.
“Il sistema terziario di istruzione tecnologica – aggiunge Casa – è il segmento del nostro sistema d’istruzione che ha i margini più grandi per crescere. Gli ingenti investimenti del PNRR e gli aspetti innovativi della legge possono avere un impatto potenziale sulla vita e sugli sbocchi lavorativi di centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi”.
Il disegno di legge aveva iniziato il suo percorso nel 2021, la Camera lo aveva approvato e trasmesso al Senato che, poche settimane fa lo aveva modificato e rinviato alla Camera dove, a questo punto, dovrebbe essere approvato in via definitiva.