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L’olio di palma e il buontempone

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Sta suscitando polemiche e discussioni sulla nostra pagina Fecebook la nota, presa dall’agenzia Adnkronos-salute, che riporta la lettere indirizzata alle ministre dell’istruzione e della sanità, e ai vari assessorati regionali e comunali che si occupano di mense scolastiche, secondo cui l’olio di palma, giudicato dannoso alla salute a parere di alcuni, sarebbe invece del tutto innocuo, anzi.  

Polemiche e accuse, alcune delle quali rasentano l’offesa, perché avremmo pubblicato un articolo non scientifico, fazioso, fuorviante e di cui qualche buontempone ci attribuisce perfino la paternità, o la maternità, faccia pure.

Ora appare del tutto evidente che quella espressa nella nota non è affatto la nostra opinione, ma è nostra ferma opinione però riportare, per quanto ci è possibile, argomenti e faccende che riguardano la scuola e i suoi problemi, come è appunto quello che coinvolge le mense scolastiche e in modo particolare una vicenda nella quale si chiama a rispondere i ministeri dell’istruzione e della  sanità.  

E infatti non abbiamo espresso alcun giudizio, ci siamo limitati solo a riportare, tra virgolette, quanto veniva scritto: nulla più, nella certezza che i lettori, al lume delle loro conoscenze e del loro liberissimo arbitrio, venissero a sapere quando accade.

Abbiamo quindi informato, come ha fatto l’agenzia da cui abbiamo attinto il testo, e come è nella logica dei giornali: ciascuno poi si faccia l’opinione che ritiene più giusta.

Abbiamo insomma registrato un fatto.

Se poi è nelle corde di qualche nostro lettore cercare la polemica per polemizzare o per offendere questa è altra cosa. Un altro discorso.

In ogni caso la lettera secondo cui l’olio di palma sarebbe innocuo è partita, lo si voglia o on si voglia e il fatto esiste, è là.

Chiediamo dunque: è meglio sapere la notizia, come quella che pretende la terra quadrata, o ignorala? Noi abbiamo scelto di divulgarla.