Home I lettori ci scrivono La Fondazione Agnelli mette a rischio un gran numero di abilitati…

La Fondazione Agnelli mette a rischio un gran numero di abilitati…

CONDIVIDI

In Italia siamo bravi a parlare senza pensare a ciò che diciamo e a stravolgere le regole e le leggi.

A questo ho pensato leggendo l’articolo pubblicato sul vostro sito sul documento presentato dalla Fondazione Agnelli relativo alle prossime 140mila assunzioni. Voglio dare una risposta.

Sono un laureato in architettura iscritto nelle graduatorie ad esaurimento poiché in possesso di abilitazione all’insegnamento nella classe di concorso A018 (Discipline geometriche, architettoniche, scenotecnica e arredamento): corso (COBASLID) biennale di secondo livello ad indirizzo didattico finalizzato alla formazione dei docenti presso l’Accademia belle arti di Bari.

In questi anni non ho insegnato per colpa di una politica che continua a legiferare senza approfondire i temi su cui sta legiferando.

Il sottoscritto si è visto scemare la possibilità di insegnare poiché la riforma Gelmini ha quasi cancellato la geometria descrittiva dalle materie di insegnamento.

Per decenni la geometria descrittiva (discipline geometriche) è stata la materia cardine degli istituti d’arte e dei licei artistici e inoltre si insegnava anche negli istituti professionali.

Le discipline geometriche stavano agli istituti d’arte (e ai licei artistici) come il latino e il greco al liceo classico.

Dal 2008, con l’istituzione dei “Nuovi Licei” (tagli nei quadri orari, grave contrazione delle ore di laboratorio, formazione di classi “pollaio”) molte materie degli ex istituti d’arte tra cui la A018 (Discipline geometriche, architettoniche, scenotecnica e arredamento) hanno visto ridursi ad un terzo le ore di insegnamento in virtù del nuovo piano orario.

Il sottoscritto pur di continuare a coltivare il sogno di insegnare e di tenersi aggiornato nella disciplina di abilitazione ha consumato fior di quattrini per frequentare tre corsi di perfezionamento: tutti di durata annuale (1.500 ore di attività), 60 crediti formativi ed esame finale.

In questi anni pur di insegnare ho scelto province (di inclusione) distanti da quella di residenza (Bari): sono stato incluso nelle graduatorie provinciali di Lecce e di Padova (per più volte). Nonostante avessi scelto province con più possibilità di lavoro rispetto a Bari, non ho ottenuto alcuna supplenza, il tutto grazie al ministro Gelmini che ha praticamente cancellato la mia classe di concorso (A018).

Se noi abilitati senza punteggio non abbiamo mai insegnato non abbiamo colpa! La vera colpa è di chi ha mal governato.

Noi ci sentiamo preparati e pronti ad entrare in classe!

 

1) La Fondazione Agnelli è pronta a cancellare 2 leggi

a) La legge 4 giugno 2004, n. 143 ha permesso che:

• l’abilitazione conseguita presso le scuole di specializzazione all’insegnamento secondario (SSIS) costituisce titolo di accesso solo ai fini dell’inserimento nell’ultimo scaglione delle graduatorie permanenti.

• Costituisce altresì titolo di accesso ai fini dell’inserimento nelle graduatorie di cui al comma 1 il diploma accademico di secondo livello di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, e successivi provvedimenti applicativi, rilasciato dalle accademie di belle arti, a conclusione di corsi di indirizzo didattico disciplinati da apposito decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca e a seguito di esame finale con valore di esame di Stato abilitante.”

Chi, all’epoca, tentava di accedere alla SSIS o alla COBASLID era consapevole che a corso ultimato, dopo aver superato tre prove di ammissione (test, prova scritta e prova orale) e due faticosi anni di corso con esame finale (esame di Stato abilitante con valore di prova concorsuale), avrebbe ottenuto la possibilità di iscriversi ad una graduatoria che permetteva di aspirare alle supplenze annuali e all’immissione in ruolo.

b) La legge 296/2006 ha trasformato le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento.

 

2) La Fondazione Agnelli è pronta a stravolgere le carte in tavola

a) Il percorso formativo del Tirocinio Formativo Attivo è stato introdotto con il Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. L’abilitazione si consegue attraverso corsi universitari della durata di 1500 ore e 60 CFU.

b) I PAS (Percorsi Abilitanti Speciali) sono stati istituiti con il DM 23 marzo 2013.

I due decreti parlano chiaro: chi partecipa ai due percorsi acquisisce l’abilitazione; tale abilitazione non ha valore concorsuale quindi non consente l’accesso alle Graduatorie ad Esaurimento e all’assunzione a tempo indeterminato.

 

3) E’ giusto per la Fondazione Agnelli che a migliaia di abilitati inseriti in GAE vengano di punto in bianco sottratti i propri diritti sanciti da leggi dello Stato Italiano?

Per me la legge ha il valore di un patto. Secondo il mio parere è più giusto che venga tutelato il patto che tempo addietro sissini e cobasldini hanno fatto con lo Stato: in cambio della nostra sudata abilitazione le leggi permettevano di farci inserire nelle graduatorie per le supplenze annuali e per l’immissione in ruolo.

Il patto che lo Stato ha stretto con chi in questi anni ha voluto abilitarsi con i TFA e con i PAS è stato quello di poter acquisire l’abilitazione senza però poter accedere alle GAE.

L’attuale abilitazione attraverso TFA e PAS non ha valore concorsuale e permette di accedere:

– alla II fascia delle graduatorie di istituto, riservata ai docenti abilitati ma non inseriti in graduatoria ad esaurimento;

– ai concorsi;

– al reclutamento nelle scuole paritarie.

Quindi chi in questi anni (ed oggi) ha deciso di affrontare il percorso abilitativo del TFA è stato ben consapevole del fatto di non poter ambire all’immissione in ruolo.

4) Domanda per la Fondazione Agnelli: in che modo il Governo dovrà escluderci?

Personalmente suggerisco due alternative:

A) Immagino già un articolo di un Decreto di Legge che recita in questo modo: “… mentre per tutti coloro che non hanno trentasei mesi di servizio sottoposti a verifica è previsto l’iscrizione d’ufficio nella seconda fascia delle Graduatorie di Istituto (vista la chiusura definitiva delle Graduatorie ad Esaurimento)”.

B) Oppure: “… mentre per tutti coloro che non hanno trentasei mesi di servizio sottoposti a verifica è prevista la cancellazione d’ufficio dalle Graduatorie ad Esaurimento… perché fino ad oggi lo Stato a scherzato con Voi….vi ha fatto abilitare con due anni di SSIS…..vi ha tatto aggiornare le graduatorie ogni 2/3 anni…..vi ha fatto seguire corsi di perfezionamento… vi ha fatto fare 11 mesi di supplenza nella scuola pubblica (peccato ma non vi bastano perché ci vogliono 36 mesi)….”

5) A questo punto sono costretto a comportarmi come un abilitato che combatte una guerra tra poveri, ovvero informo la Fondazione Agnelli che:

Rispetto alla COBASLID e alla SSIS l’attuale durata del TFA si è ridotta di un anno e i crediti formativi sono passati da 120 a 60.

Siamo stati tra i banchi delle università il doppio rispetto agli abilitati TFA e PAS.

– La SSIS e la COBASLID non hanno avuto percorsi di formazione on-line, cosa che sta avvenendo per TFA e PAS.

– Per accedere ai PAS è necessario semplicemente aver insegnato per almeno tre anni dal 1999 ad oggi (contano anche gli anni di insegnamento nelle paritarie). Il requisito dell’anzianità d’insegnamento ha consentito dunque di bypassare il criterio meritocratico. Questo è gravissimo per uno Stato meritocratico perché è stata saltata la selezione.

– A questo punto qualcuno mi riterrà volgare perche devo citare alcuni “misfatti”: devo introdurre l’argomento delle supplenze attribuite da Graduatoria di Istituto!

Parenti di dirigenti scolastici, di segretari, di professori che si vedono assegnare supplenze scavalcando come “canguri” colleghi con più punteggio (leggetevi la cronaca di quello che è accaduto in provincia di Bari non più di venti giorni fa).

Segreterie di scuole del nord che si “dimenticano” di chiamare gli iscritti in graduatoria del sud. Eccetera, eccetera per non cadere nella volgarità.

A questo punto mi verrebbe di concludere in questo modo: il sottoscritto abilitato e inserito nelle Graduatorie ad Esaurimento (con pochi mesi di supplenza solo perché lo Stato non mi ha concesso di poter lavorare), riconosciuto dalla legge italiana a poter aspirare ad una immissione in ruolo dovrebbe cedere il “posto”  ad un iscritto/a in Graduatoria di Istituto, che ha fatto supplenza perchè figlio di un/una…, e che si è abilitato attraverso un Percorso Speciale di Abilitazione (PAS) senza superare una prova di ingresso. SCHERZIAMO!

Vorrei che qualcuno rispondesse anche a questa provocazione.

Ingegneri, architetti, farmacisti, chimici, avvocati, commercialisti… siamo gli autori di questa lettera.

Abbiamo lavorato per anni in aziende private e a causa della crisi globale oggi ci troviamo in mobilità, in cassa integrazione o licenziati.

Tutta gente che si è data da fare mentre il Governo ogni anno ci prometteva un futuro da docenti.

Poiché non abbiamo mai insegnato, politici, sindacalisti e giornalisti ci reputano incapaci di svolgere il mestiere di insegnante!

Noi rispondiamo che abbiamo studiato due anni per affrontare il percorso formativo della SSIS e che abbiamo lavorato nelle università, nelle aziende e all’estero.

Conosciamo l’organizzazione aziendale, il lavoro di gruppo e inoltre abbiamo acquisito criteri e metodi per migliorare i nostri strumenti di comunicazione.

Conosciamo l’area tecnica, quella commerciale, quella produttiva, quella amministrativa e il mercato.

Le materie della SSIS ci hanno formato sugli insegnamenti di Scienze dell’educazione.

Stabilizzare chi non ha insegnato è un problema! Dateci delle motivazioni dettagliate!

Post scriptum

Gli interessati a rispondere alla presente lettera possono farlo all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]