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La proposta del ministro Giannini

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Sono confuso riguardo le parole che il Ministro avrebbe proferito al Festival del lavoro a Rimini secondo l’articolo di R.P. del 4/5/2014: “Questo – aggiunge Giannini – significa che in una scuola che sia autonoma e responsabile gli insegnanti devono avere funzioni differenziate, per esempio il coordinamento, un impegno oltre la didattica frontale tradizionale, o altre assunzioni di responsabilità, e queste devono essere economicamente riconosciute. E’ così in tutti i lavori e in tutti i settori”.
Io insegno da 15 anni nella secondaria di II grado e ho sempre svolto ogni anno, come tanti miei colleghi, diverse mansioni retribuite con il cosiddetto Fondo di Istituto: coordinatore di classe, responsabile di laboratorio, referente per la scuola per varie attività e associazioni esterne, responsabile di vari progetti di arricchimento dell’offerta formativa, di promozione del benessere e della salute nonché per l’orientamento e l’alternanza scuola lavoro, organizzatore di corsi di recupero e di eccellenza, di viaggi di istruzione e uscite didattiche… senza tenere conto dei corsi di recupero e degli sportelli didattici svolti in orario extracurricolare. Ad essere onesti, molte di queste attività sono svolte gratis o sottopagate perché da anni il Fondo di Istituto viene dai vari Ministri che si sono succeduti ripetutamente diminuito così da rendere ridicoli i compensi accessori percepiti: dunque il nuovo Ministro dell’Istruzione ha intenzione di aumentare le risorse per le scuole e riportarle ai valori di un tempo? Infatti, le sue novità per la funzione del docente sono le attività e i compiti che svolgiamo regolarmente ogni anno senza un’adeguata retribuzione.