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La protesta degli studenti contro il preside che sposta i prof. E lui: “Con le donne non parlo”

"I professori spesso non riescono a fare l’appello perché i computer, preistorici, sono guasti; la Lim c’è solo nelle quarte; nelle quinte mancano docenti di discipline caratterizzanti come economia e psicologia. La segreteria è stata chiusa, ora è soltanto nella sede centrale e questo complica le cose, fa perdere ai nostri genitori una mattina di lavoro".

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Su La Stampa c’è spazio per la vicenda degli studenti delle sedi di via Sansovino e di via Luini dell’Istituto Boselli di Torino.

I ragazzi, da una settimana, protestano per la decisione del preside di spostare su classi e sedi diverse alcuni docenti (tra cui coordinatori di classi quinte, tra cui il professore di matematica leader dei Cobas), interrompendo la continuità didattica.

Ieri, decine di studenti sono andati davanti al Provveditorato e poi alla sede di via Montecuccoli, dove una parte dei compagni è uscita e si è unita a loro.

“CON LE DONNE NON PARLA”

“Vogliamo parlare con il preside, vorremmo essere ascoltati, stabilire un dialogo. Invece lui non ne vuole sapere. Lo spostamento dei prof per noi è una cosa molto seria, erano i nostri punti di riferimento. Ma per capire come sono i rapporti, basta dire che in un’occasione il preside ha messo a tacere le ragazze, dicendo che lui con le donne non parla”, spiegano alcuni ragazzi.

TANTI PROBLEMI

L’elenco dei problemi della sede di via Sansovino, alle Vallette, è lungo. Alcuni sono condivisi con le altre sedi, come la mancanza di almeno 25-30 docenti. Altri specifici, come la vicenda dell’alternanza. “Restiamo a scuola fino alle tre, ma il bar continua a non essere aperto e le macchinette non ci sono. Di quattro bagni solo uno è agibile. A proposito di bagni, in via Montecuccoli ce n’è uno per maschi e femmine. Gli spogliatoi delle palestre sono k.o.”, continuano a dire gli studenti.

È a questo punto che i ragazzi parlano del contributo di 120 euro, cifra che per una parte delle famiglie non è poca cosa.

“I professori spesso non riescono a fare l’appello perché i computer, preistorici, sono guasti; la Lim c’è solo nelle quarte; nelle quinte mancano docenti di discipline caratterizzanti come economia e psicologia. La segreteria è stata chiusa, ora è soltanto nella sede centrale e questo complica le cose, fa perdere ai nostri genitori una mattina di lavoro”.

Nei prossimi giorni la Flc Cgil ha annunciato che si terrà un’assemblea. Il preside? In questi giorni non è raggiungibile per motivi personali.