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La riforma del “caos”

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Sull’avvio della riforma regna ormai la confusione più totale: mentre la nuova maggioranza parlamentare continua a dichiarare che la riforma verrà sospesa, il Ministro uscente firma senza troppi problemi circolari e decreti che annunciano importanti novità legate proprio alla legge di riordino dei cicli.
E’ datato 21 maggio – per esempio – il decreto n. 91 relativo al progetto nazionale di innovazione degli ordinamenti della scuola dell’infanzia sul quale il C.N.P.I. ha espresso parere favorevole formulando osservazioni e proposte che sono state recepite nel decreto stesso.

Il progetto nazionale ha durata triennale e definisce un insieme di obiettivi, strumenti e interventi per favorire un graduale e qualificato processo di sviluppo della scuola dell’infanzia.

Il programma è finalizzato in particolare a sostenere l’elaborazione di curricoli ispirati a criteri e standard di qualità, alla flessibilità organizzativa e didattica ed alla continuità del processo educativo.

Le scuole interessate ad aderire devono predisporre un apposito piano di interventi che riguardi i seguenti aspetti:

• attuazione del curricolo e relativa articolazione delle attività costituenti la quota nazionale e locale;
• realizzazione di forme di continuità con la scuola di base, i servizi educativi prescolastici, le famiglie e le istituzioni del territorio;

• tempi di funzionamento del servizio, scansione annuale, settimanale e giornaliera;

• organizzazione del lavoro didattico e progettuale dei docenti (tempi, flessibilità, collegialità ecc.);

• iniziative di formazione in servizio;

• organizzazione delle sezioni e di altre forme di raggruppamento;

• spazi, arredi, aree esterne e attrezzature.

Ciascuna direzione regionale dovrà individuare le istituzioni scolastiche da inserire nel progetto di innovazione sulla base della qualità della documentazione prodotta dalle scuole e della disponibilità delle risorse.
In ogni caso il progetto dovrà in qualche modo coinvolgere tutte le provincie del territorio regionale.
Per il monitoraggio della sperimentazione il Ministero si avvarrà di un apposito "Osservatorio nazionale per lo sviluppo del sistema integrato della scuola dell’infanzia"; analoghi "Osservatori" sono previsti a livello regionale.

Questo è quanto stabilisce il decreto ministeriale n. 91 del 21 maggio 2001.

Non è dato di sapere però che cosa accadrà se un decreto legge dovesse imporre la sospensione temporanea della riforma dei cicli.