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Le Donne CGIL Palermo, invitano le scuole a istituzionalizzare figure per la prevenzione anti-violenza e per l’educazione sentimentale

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Già ieri la nostra testata aveva introdotto l’interessante tematica dell’introduzione, nelle scuole calabresi, dello psicologo scolastico, adesso anche in Sicilia, il coordinamento delle Donne CGIL di Palermo chiede l’istituzione di figure specializzate nelle scuole per la prevenzione anti-violenza e per l’educazione emotiva e sentimentale. In un momento storico in cui i giovani vivono particolari fragilità e in cui il mondo degli adulti non sembra ben attrezzato a dare risposte convincenti a prevenire fenomeni di violenza, gestione delle frustrazioni e dell’emotività, appare sempre più necessario un intervento di tipo educativo, pedagogico e psicologico da parte della scuola.

Figure esperte in prevenzione


Il Coordinamento Donne Cgil Palermo, sempre attivo nel capologuo siciliano, ha invitato tutte le scuole della provincia ad approvare in maniera urgente, nei collegi dei docenti e nei consigli d’Istituto, un documento con cui si chiede alle istituzioni competenti l’inserimento stabile e strutturale di figure professionali specializzate, psicologi e psicologhe, pedagogiste e pedagogisti, esperti in prevenzione, all’interno della scuola.
La lettera che il coordinamento Donne ha inviato oggi ai dirigenti e al personale degli istituti scolastici, oltre che ai consigli d’Istituto, contiene anche il modello di delibera da proporre per l’inserimento stabile dell’educazione emotiva e comportamentale nei curriculum scolastici. Si chiede anche l’istituzione di uno sportello psicologico permanente, come presidio per educativo e di prevenzione integrata a sostegno di studentesse e studenti ma anche per le famiglie e il personale scolastico.

Cultura del rispetto della donna


«La Scuola è da sempre impegnata su questo fronte tuttavia non può essere lasciata sola e non possiamo pensare che tutto ricada sui docenti – dichiara Caterina Altamore, responsabile del coordinamento Donne Cgil Palermo – La scuola deve essere sostenuta da specialisti inseriti in modo stabile, perché l’educazione al rispetto e la prevenzione della violenza richiedono professionalità specifiche, continuità e visione educativa condivisa. Le insegnanti e gli insegnanti non saranno così caricati di altri compiti ma saranno affiancati in modo competente da chi può avviare e condurre percorsi educativi qualificati, permanenti e continuativi”.
Con l’approvazione del documento, le scuole possono diventare soggetto attivo di una richiesta collettiva, condivisa anche con le famiglie, per sollecitare politiche pubbliche all’altezza della sfida educativa.

Disagio giovanile e i suoi segnali


«La scuola è un ponte – prosegue Altamore – Può intercettare bisogni profondi, ma non può restare sola a fronteggiarli, senza strumenti né risorse adeguati. Serve un cambiamento strutturale. Il tempo dei progetti estemporanei è finito: serve una presa in carico sistemica e continuativa da parte delle istituzioni».
«I fatti di cronaca parlano chiaro – continua la segretaria Cgil Palermo Bijou Nzirirane – Il disagio giovanile si manifesta con segnali sempre più gravi e frequenti. La scuola, da sola, non può fronteggiare tutto questo. È urgente intervenire. Non possiamo più limitarci alla denuncia. Occorre agire, subito.»
Il coordinamento Donne Cgil Palermo si impegna ad accompagnare e sostenere tutte le scuole che vorranno attivarsi in questa direzione. E rivolge un appello alle istituzioni affinché ascoltino e traducano questa richiesta in atti concreti e stabili.