
Le piazze scolastiche, diffuse in tutta Italia, come spazi urbani davanti all’ingresso delle scuole, sono quei luoghi dove avvengono, in sicurezza, i primi scambi tra scuola e territorio, dove sin da piccoli si impara ad acquisire valori e competenze civiche.
L’obiettivo delle piazze e delle strade scolastiche è quello di garantire sicurezza all’entrata e soprattutto all’uscita dalla scuola
Torino da qualche giorno ne ha acquisita una nuova, arrivando ad averne quattro e collocandosi subito dopo Milano e Bologna tra le migliori città europee per la mobilità di bambini e bambine.
Nella piazza scolastica, così raccontano i piccoli alunni dell’IC Alvaro Gobetti di Torino, l’ultima arrivata tra le piazze nel capoluogo piemontese, si può correre, si possono lasciare gli zaini per terra, oltre a potersi sedere sulle panchine presenti per fare merenda.
Inoltre, come testimonia l’impegno pluriennale dell’associazione “Torino respira”, nelle varie fasi della realizzazione delle piazze scolastiche sono stati coinvolti in prima persona tutti coloro che appartengono a quella comunità scolastica dove sono stati co-progettati gli interventi che sono stati realizzati grazie a un bando della Regione Piemonte, che ha annunciato altri 30 milioni di euro in arrivo per progetti simili in città.
Strade e piazze scolastiche in Italia ed Europa
Clean Cities, una coalizione europea di oltre 100 ONG, associazioni ambientaliste, movimenti di base e organizzazioni della società civile che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030, sostenendo una campagna per un futuro urbano più vivibile e sostenibile, ha realizzato una classifica delle città europee sulla vivibilità urbana. Tra le migliori città europee per la mobilità di bambine e bambini, Torino risulta al 24° posto su 36, subito dopo Milano. Considerando tre indicatori come il numero di strade scolastiche, il numero di piste ciclabili in sede separata e il limite della velocità, la migliore italiana è Bologna al 16° posto mentre Parigi è la numero uno in Europa. Nella capitale francese esistono oltre 180 strade scolastiche, chiuse ai veicoli; il progetto è quello di realizzarne almeno 300 entro il 2026 e ad oggi Parigi si pone come un esempio virtuoso in tutto il mondo, che sta mostrando come proprio partendo dalle strade e dalle piazze scolastiche si possano promuovere forma di benessere globale. Considerando invece il parametro della città dei 15 minuti, il modello che propone che le aree urbane possano funzionare in modo più efficiente, equo e sostenibile quando i servizi essenziali siano accessibili entro 15 minuti, a piedi o in bicicletta, Torino è al terzo posto dopo Milano e Bologna e risulta tra le più percorribili a piedi in Europa.
Non dimentichiamo che la prima strada scolastica è stata creata nel 1989, a Bolzano, e anche se ora ce ne sono più di 1.000 in tutto il mondo – più della metà delle quali sono nel Regno Unito – i principi non sono cambiati molto in 35 anni.