Home Politica scolastica Legge di Bilancio, il Miur batte cassa per docenti e presidi

Legge di Bilancio, il Miur batte cassa per docenti e presidi

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Tempo di Legge di Bilancio per il governo Gentiloni. I vari ministeri stanno approntando le misure che dovranno essere inserite nel testo che dovrà licenziare l’esecutivo. Italia Oggi fa una ricognizione sulle misure previste dal Ministero dell’Istruzione diretto da Valeria Fedeli.

Tanti i temi sul tavolo: dai dirigenti scolastici che attendono l’attuazione della riforma pretendendo l’equiparazione agli altri dirigenti pubblici, fino ai docenti che chiedono di poter avere gli 80 euro di bonus di Renzi, ma se passa l’aumento medio mensile di 85 euro rischiano di andare fuori.

PACCHETTO DI MISURE

Le misure predisposte dai burocrati del Miur sono già state inviate a Palazzo Chigi. Ci sono dentro anche lo sblocco degli scatti per i docenti universitari, la richiesta di assunzione per 1500 ricercatori, nuove assunzioni per lo stesso ministero (500 unità). Un capitolo a parte per il personale ausiliario della scuola: previste nuove assunzioni, almeno 6mila e il ripristino delle supplenze brevi eliminate dal governo Monti. Per gli istituti tecnici e superiori, un fondo da 14 milioni di euro, poi spazio anche all’organico del potenziamento e alla stabilizzazione di una quota delle supplenze in deroga sul sostegno.

CONTRATTO

L’aspetto più importante è sicuramente quello del rinnovo del contratto che non interessa solo il comparto scuola/università, ma tutto il pubblico impiego. Il costo dell’operazione complessiva, come riporta Il Sole 24 ore, è di 5 miliardi. Nonostante la sentenza della Consulta che chiede di sbloccare i contratti pubblici fermi dal 2010 ancora si è fatto poco o nulla. I sindacati chiedono aumenti ad hoc. Se un docente guadagna 30mila euro a metà carriera e 37mila a fine, l’obiettivo è quello di avere più soldi sulla parte fissa, ma anche su quella variabile riportando a contrattazione il bonus per l’aggiornamento professionale e quello per il merito a favore dell’avvio di uno sistema di welfare. Non sarà però un capitolo di facile attuazione.