
Cara Ministra Azzolina,
Lei che insiste molto sul ritorno in presenza degli alunni il 7 gennaio 2021, deve essere informata sulla situazione delle nostre scuole a Napoli.
Vero è che abbiamo in Campania un governatorato particolare che impedisce, per ragioni varie, di fare lezione in presenza dal 16 ottobre 2020, fatta eccezione per la scuola dellâinfanzia e le prime due classi della scuola primaria.
Ma dobbiamo ringraziarlo, data la situazione critica delle scuole, dei trasporti e degli ospedali a Napoli.
Non mi fraintenda: io sono, come Lei, per la scuola in presenza, perchÊ essendo dirigente scolastico di un istituto comprensivo sito in un quartiere a rischio di Napoli, i famosi o famigerati Quartieri Spagnoli, rilevo che la dispersione scolastica con la DAD è aumentata esponenzialmente, specie alla scuola media (quella che si chiama ora pomposamente scuola secondaria di I grado: perchÊ non dice ai suoi pedagogisti di tornare alla vecchia dizione che è piÚ sintetica e piÚ comprensibile per i genitori?).
Ma il ritorno a scuola in presenza deve essere fatto in sicurezza. Orbene, proprio dove è collocata la scuola media, nel plesso âPasquale Scuraâ, abbiamo infiltrazioni che ne impediscono lâagibilitĂ , quando si tornerĂ il 7 o il 18 gennaio, come ha detto lâassessora regionale allâIstruzione Lucia Fortini, salvo smentite dellâunitĂ di crisi e del presidente De Luca.
Il Comune di Napoli, eternamente in deficit, è intervenuto ben due volte con ârappezziâ non risolutivi. La situazione, invece di migliorare, è peggiorata, le infiltrazioni si sono spinte fino ai corridoi e ai bagni.
Invano ho chiesto di rifare la guaina di tutto il terrazzo di copertura dellâedificio: la risposta è stata, come al solito, che non ci sono soldi. Quindi mi hanno promesso un terzo ârappezzoâ piĂš accurato, che ancora non è stato fatto, aspettando nuove gare di appalto o nuove tranche di finanziamento.
Ma la scuola non può aspettare. Trattasi di un ex convento ricostruito come scuola e nel corso degli anni è stato visitato dallâonorevole Nunzio Dalla Chiesa, in qualitĂ di presidente della II Commissione Cultura della Camera, e dal ministro dellâIstruzione  Tullio de Mauro. Poi fu chiusa, avendo pochi iscritti, per improvvida decisione dalla sindaca Iervolino per ospitare gli sfollati di Pianura, che la vandalizzarono.
Ho insistito per farla ristrutturare e per farla riaprire ed ora ospita ben 9 classi di scuola media. Con i soldi del Ministero da Lei dati alla scuola questâestate, permettendo anche lavori edili, ho recuperato quattro aule che il Comune o meglio la II MunicipalitĂ di cui facciamo parte, ci aveva lasciato inagibili.
Ora tutto il lavoro fatto per sdoppiare le classi e metterle in sicurezza, rischia di essere vanificato perchĂŠ piove dal soffitto.
Mi chiedo e Le chiedo: è possibile che dobbiamo âarrangiarciâ, con danno agli alunni che dovranno fare un orario ridotto con doppi turni probabilmente fino alla fine dellâanno scolastico, se si tornerĂ in presenza, perchĂŠ neanche il terzo ârappezzoâ, quando sarĂ finalmente fatto, sarĂ risolutivo e dovremo sperare che non piova? E intanto potrò far usare solo le aule agibili?
PerchĂŠ non si nomina un commissario governativo (onesto) che si occupi dellâemergenza degli edifici scolastici? Il Sindaco sarĂ esautorato e griderĂ ? Pazienza, finora, per colpe non sue, non è stato in grado nĂŠ lui nĂŠ le municipalitĂ in cui è suddivisa la cittĂ , di porre rimedio alla situazione disastrata degli edifici scolastici, che è un problema non solo nostro, ma di tutta Napoli (forse di tutta Italia).
Il commissario dovrebbe avere poteri extra legem, perciò deve essere scelto come persona onestissima e competente (che non sia Arcuri per caritĂ , ha giĂ troppe cose da fare), per poter svolgere lavori urgenti nelle scuole che ne hanno bisogno, superando lacci e lacciuoli della burocrazia, che vanno bene per lâordinario, ma qui siamo in una situazione straordinaria che richiede tempestivitĂ e risolutezza, oltre che forti investimenti.
Se non mettiamo in sicurezza prima di tutto gli edifici scolastici, come possiamo auspicare il ritorno in presenza dei nostri bambini e ragazzi?
Eugenio Tipaldi