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Lettera di un genitore: sì ai concorsi, per i nostri figli solo docenti preparati!

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Sono un genitore che ama tenersi informato sul mondo della scuola, sono rappresentante dei genitori presso la scuola di mio figlio e gestisco vari gruppi social con molti genitori.

Ultimamente la polemica contro la Ministra Azzolina, che ha bandito i concorsi per assumere i docenti, si è spostata sul fronte sanitario: non bastavano le polemiche sulla struttura della prova a crocette, ora è uscito fuori anche il problema covid (nonostante la ministra abbia precisato che le prove si svolgeranno in sicurezza, pertanto le critiche sembrano come al solito pretestuose).

In passato avevo già riportato la pessima esperienza di mio figlio con un’insegnante di lingua inglese, precaria di lungo corso, che purtroppo si era dimostrata fortemente impreparata nella sua materia. Ora vorrei portare un altro esempio che mi è stato riferito da un genitore. Vorrei riportarlo perché è davvero eclatante: questo sedicente docente di lettere non era in grado di parlare correttamente italiano, faceva confusione tra condizionale e congiuntivo e questo è accaduto più d’una volta a detta del figlio del mio conoscente.

Ecco, questo dimostra che avere esperienza nell’insegnamento non vuol dire necessariamente essere preparati. C’è bisogno di selezioni rigorose, di concorsi e di turn-over nel mondo della scuola. Pertanto io, così come tanti altri genitori, chiedo fortemente che vengano espletati i concorsi in modo da poter avere in cattedra al più presto i docenti più preparati.

Giorgio Fantino