Home Università e Afam Lettori madrelingua, la Commissione europea impone il riconoscimento giuridico ed economico: ricostruzioni...

Lettori madrelingua, la Commissione europea impone il riconoscimento giuridico ed economico: ricostruzioni di carriera da rifare

CONDIVIDI

Arriva il riconoscimento del diritto degli ex lettori di madrelingua alla ricostruzione della carriera e agli aumenti stipendiali: a prevederlo è il decreto interministeriale a firma del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

Il decreto dà attuazione a quanto disposto dall’articolo 38 del cosiddetto Decreto-legge Lavoro, attualmente in corso di conversione in legge. In questo modo, si vuole porre fine ad un contenzioso di anni per la figura degli ex lettori di lingua in servizio nelle università garantendo effettività ed efficacia alla procedura di ricostruzione della carriera pregressa dei lettori madrelingua.

È anche previsto un cofinanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca per il pagamento degli arretrati per conseguente riconoscimento economico.

Si tratta di un contenzioso che ha anche visto sottoporre l’Italia a procedura di infrazione da parte della Commissione europea per il mancato riconoscimento dei diritti degli ex lettori di madrelingua a seguito delle pronunce della Corte di giustizia UE.

Il decreto prevede che gli atenei statali aderiscano alla procedura per l’implementazione dei dati necessari per la ricostruzione della carriera degli ex lettori di lingua straniera in servizio.

Sono previste anche delle sanzioni importanti per gli atenei che non applicheranno la disposizione: il ministero dell’Università e della Ricerca fa sapere che “in caso di inadempimento è disposta – per l’anno 2024 – una decurtazione di un importo pari all’1 per cento della quota base del Fondo per il finanziamento ordinario (FFO) erogata al singolo ateneo, fino ad arrivare alla decadenza del cofinanziamento con il conseguente eventuale recupero delle somme già erogate”.