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Lezioni a luglio a Niscemi, per i 120 prof non c’è scampo: dovranno tornare in classe

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“Se il provvedimento di rientro a scuola è stato fatto seguendo le procedure previste, allora i professori dovranno farlo o saranno assenti ingiustificati”.

A dirlo all’Ansa è stato il professor Vincenzo Traina, docente di Matematica ed Rsu Flc-Cgil dell’Istituto di Istruzione superiore Leonardo Da Vincidi Niscemi, che è anche uno dei due insegnanti che hanno fatto ricorso contro la decisione del preside di ridurre di 20 minuti, anziché 10, l’unità oraria di lezione nel periodo di rottura dei riscaldamenti.

Quella del docente, tuttavia, appare una precisazione per i non addetti ai lavori: i docenti sanno bene che dinanzi ad un ordine di servizio del proprio dirigente scolastico, c’è poco da fare. Nel senso che va eseguito e semmai, chi volesse, parallelamente impugnato. Ma sottrarsi alla richiesta, farebbe passare automaticamente il docente dalla parte del torto.

Intanto, il professor Traina continua a sostenere che sulla presenza di ispettori nell’Istituto, il professore Traina avanza un’ipotesi, da verificare: “sarà stato avviato un controllo su un possibile danno erariale per il mancato impiego dei professori durante la sospensione delle lezioni d’inverno”.

 

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Ora, però, Traina non sostiene più che a rivendicare il danno erariale fossero stati lui e il collega: “abbiamo contestato una procedura e non mosse contestazioni erariali – aggiunge Traina – perché la sospensione dei 20 minuti e della sesta ora sarebbe, a nostro parere, dovuta essere deliberata dal Consiglio d’Istituto e non dal collegio dei docenti”.

In ogni caso, secondo l’insegnante “gli studenti e le loro famiglie possono state tranquilli: l’anno scolastico è valido e gli scrutini sono stati già fatti, non c’è alcun pericolo per loro”.

L’unica certezza, quindi, è che “per gli studenti e le loro famiglie – ribadisce – tutto prosegue come sempre. Non avranno problemi”.

Ad averne, invece, potrebbero essere quei docenti che contavano su quei giorni per svolgere altre attività, anche formative. O, semplicemente, per concedersi una vacanza, dopo un anno di attività didattica.

 

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