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Liceale prende 2 in matematica, minaccia verbalmente la sua prof e lei lo denuncia ai carabinieri. È accaduto a Lanciano (Chieti).

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Le cronache dei giornali locali della provincia di Chieti riportano, nelle prime pagine, quanto accaduto in un liceo della città abruzzese di Lanciano. Un liceale prende 2 nella prova scritta di matematica e la sua reazione è quella di minacciare la professoressa di matematica e fisica e di agradirla verbalmente, evitate conseguenze peggiori grazie all’intervento di un altro docente. Il fatto della violenza accaduta a scuola tra uno studente minaccioso e la sua insgnante di matematica, è avvenuto giovedì 29 maggio 2025, a casua di un brutto voto ricevuto dallo studente in un compito di matematica. La docente ha denuciato tutto al comando dei carabinieri di Lanciano.

Minaccia intimidatoria e paura per la docente

La docente di matematica di un Liceo abruzzese, giovedì 29 maggio, durante la sua ora di lezione riporta le verifiche scritte di matematica corrette, per un suo alunno il voto ricevuto non è confortante, si tratta di un 2 preso a ridosso del termine delle lezioni, quindi non più recuperabile ai fini del voto in pagella. Il ragazzo, così riporta il giornale locale “Il Centro” quotidiano dell’Abruzzo uscito in edicola l’1 giugno, appallottolava il foglio e con assoluta calma si avvicina all’insegnante, proferendo insulti pesanti e intimidatori all’indirizzo della professoressa di matematica. Lo studente sempre più aggressivo, minacciava ripercussioni in caso di debito scolastico in matematica. L’intervento tempestivo di un altro docente, a difesa della docente aggredita e impaurita, ha evitato che l’agressione potesse avere risvolti peggiori e di violenza fisica.

Cosa ha dichiarato la dirigente scolastica

La dirigente scolastica che svolge il suo ruolo dall’1 settembre 2021, lasciando l’insegnamento della lingua e letteratura inglese e intraprendendo la carriera di dirigente scolastico è intervenuta con una dichiarazione rilasciata alla giornalista de “Il Centro” di Teramo, dicendo: “La violenza è sempre deprecabile e da condannare, ma la comunità educante dovrebbe riuscire a disinnescare certe situazioni, con un occhio alle fragilità. E quando non ci riesce è un po’ un fallimento”.

Valditara ai microfoni de La Tecnica della Scuola

“Dobbiamo far sì che gli insegnanti siano rispettati. Non voglio più sentire parlare di aggressioni agli insegnanti, di insulti agli insegnanti, di offese agli insegnanti. Ecco perché è fondamentale intervenire sulla condotta e intervenire sulle attività di cittadinanza solidale”. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ai microfoni della Tecnica della Scuola, è stato chiaro: basta aggressioni ai docenti e al personale scolastico.

I dati parlano di un’aggressione ad un insegnante (o al personale scolastico) ogni due giorni. Da gennaio 2023 a febbraio 2024 si sono registrate ben 133 denunce ospedaliere per episodi violenti avvenuti a scuola.

“Dobbiamo sempre di più investire per valorizzare e ridare autorevolezza ai nostri docenti ai nostri dirigenti scolastici al personale scolastico. Abbiamo bisogno di loro per far sì che il nostro paese possa continuare a crescere” ha spiegato ancora il Ministro.

Le sanzioni? La legge n. 25 ha inasprito le pene per reati come oltraggio a pubblico ufficiale, un genitore rischia una condanna fino a 7 anni e mezzo. Ma ci sono anche sanzioni comprese tra i 500 e i 10.000 euro da versare all’istituto di appartenenza della vittima.