
Ampliare l’ambito di intervento della Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy”, allargandolo a tutte le scuole secondarie con percorsi dedicati alle eccellenze italiane. È il senso di un emendamento al DDL 1624, in fase di approvazione al Senato, che converte in legge il decreto 127 del 9 settembre scorso, contenente “misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026”.
L’emendamento proposto dalla Lega
A presentare l’emendamento è stato il senatore della Lega Andrea Paganella, insieme al capogruppo del Carroccio a palazzo Madama, Massimiliano Romeo. Il testo interviene sulla legge 206/2023, contenente “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”. Con essa, era stato introdotto il corso di studi dedicato alle eccellenze italiane, il cui raccordo con le imprese è affidato proprio alla Fondazione per il Made in Italy.
Nuove competenze per la fondazione
Con l’emendamento presentato al Senato, Paganella e Romeo chiedono di allargare le funzioni della fondazione anche “ai licei, gli istituti tecnici, gli istituti professionali che hanno attivato un percorso con specifico orientamento al made in Italy, nonché le altre istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con un’offerta formativa che valorizza la conoscenza e la diffusione delle produzioni connesse ai settori di eccellenza“.
Inclusi anche gli Its di area tecnologica
Non solo. Tra le attività che l’ente dovrebbe promuovere ci sarebbero anche “gli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) afferenti alle aree tecnologiche riconducibili al sistema produttivo del made in Italy“. A gennaio 2024, secondo i dati del ministero dell’Istruzione e del Merito, erano poco più di novanta i nuovi licei con questo indirizzo attivati in tutto il Paese. A essi, quando l’emendamento verrà approvato, verranno affiancati molti altri istituti.
“Fare sistema” per rilanciare il made in Italy
Tutte le nuove realtà, inoltre, dovrebbero essere inserite nella “rete” della fondazione. Tra i suoi obiettivi, infatti, c’è anche quello di “creare sinergie e coordinare competenze e risorse con l’obiettivo di costituire un sistema” per i licei del made in Italy, affinché si muovano “in coerenza con le direttrici di sviluppo economico sostenibile del Paese“. In questo sistema rientrerà un novero più ampio di scuole. Le risorse a disposzione, però, rimarranno le stesse.
Nessun nuovo finanziamento in vista
L’emendamento di Paganella e Romeo, infatti, precisa che “dall’attuazione delle disposizioni del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni competenti provvedono nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente”. La Fondazione dovrà lavorare con i fondi già assegnati, che stando alla legge consistono in “500mila euro annui a decorrere dall’anno 2024”.




