Home Politica scolastica M5S: i conti sugli organici non ci convincono

M5S: i conti sugli organici non ci convincono

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“Sulla stabilizzazione dei docenti attraverso l’assegnazione dei posti in cattedra i conti non tornano”: la denuncia arriva dai deputati del M5S in Commissione Cultura.

“Nella legge di bilancio 2017 – osservano i deputati del Movimento – sono stati stanziati 400 milioni a regime per il passaggio dall’organico di fatto all’organico di diritto. Ora, con quei fondi il Miur afferma che si potrebbero stabilizzare 20-25 mila docenti, mentre il Mef parla di 10-12 mila posti. Contestiamo entrambi questi calcoli alla luce del fatto che lo stesso governo, nella relazione tecnica sulla Buona Scuola, dichiarò che con quella cifra si sarebbero potute trasformare 90 mila supplenze in posti a tempo indeterminato. A che gioco sta giocando il governo?”.

E’ probabile che la differenza di “opinioni” fra Miur e MEF dipenda dal fatto che a Viale Trastevere calcolano che le assunzioni partono a settembre e dunque le risorse messe a bilancio dovrebbero servire per pagare 4 mesi di stipendio, mentre il MEF considera prudenzialmente che i fondi dovrebbero servire anche per pagare gli stipendi del 2018.
Ma la polemica dei 5Stelle va oltre e riguarda anche la mancata riduzione delle supplenze, come invece era stato promesso dal Governo già in fase di discussione e approvazione della legge 107.
Il fatto è che l’organico potenziato non è servito a ridurre le supplenze perchè è stato in larga misura utilizzato per attività progettuali ma anche perchè le assunzioni non hanno tenuto nella dovuta considerazione tutte le variabili: e così l’assegnazione ad una scuola media di due insegnanti di educazione fisica non serve certamente per coprire le assenze dei docenti di lettere o di matematica.