Home Politica scolastica M5S: Renzi utilizza le scuole per il SI al referendum?

M5S: Renzi utilizza le scuole per il SI al referendum?

CONDIVIDI

Il capogruppo del M5S in commissione Cultura alla Camera, Gianluca Vacca, in un post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo analizza l’inconro di Renzi a Pescara del 10 novembre.

Il governo cerca disperatamente, in ogni modo, scrive Vacca, di raggranellare qualche voto, in vista del 4 dicembre, per la sua indegna riforma, anche a costo di utilizzare strutture pubbliche. Nei giorni scorsi, infatti, da un ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo è stata inviata una lettera ai responsabili degli istituti della provincia di Pescara, per invitare gli studenti e il corpo docente a partecipare ad un evento che il Presidente del Consiglio terrà oggi pomeriggio a Pescara, nell’ambito del festival delle letterature. Non solo: si sono anche preoccupati di chiedere massima diffusione della lettera d’invito. Il tutto, nonostante siamo in piena campagna referendaria, usando strutture pubbliche e coinvolgendo indebitamente alunni e professori. Per fortuna il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e noi siamo venuti a conoscenza di questo abuso”.

“La cosa grave, continua Vacca, inoltre, è che, più che un invito, sembra una vera e propriaprecettazione, tesi avvalorata dal fatto che, nella suddetta missiva, si scrive anche che, ai partecipanti, verrà rilasciato un attestato di presenza. A che titolo è stato fatto tutto ciò? Secondo quale criterio gli uffici scolastici regionali decidono di invitare le scuole ad una manifestazione rispetto ad una altra? Da chi è pervenuto l’ordine di servizio di invitare la missiva ai dirigenti scolastici? Quale valore formale ha l’attestato di presenza che verrà rilasciato e quale soggetto giuridico rilascerà tale attestato?” 

“Sono le domande contenute nel testo di un’interrogazione che abbiamo indirizzato al ministro dell’Istruzione, conclude il pentastellato, e che abbiamo presentato oggi. Non sappiamo se sia più grave l’ipotesi in cui il ministro e i suoi collaboratori non fossero a conoscenza della missiva o se, informati, abbiano lasciato correre”.